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Grazie ad un’oculata riorganizzazione dei servizi, il Comune di Casale Monferrato potrà garantire il mantenimento di tutti e tre gli asili nido di Porta Milano, del Valentino e di Oltreponte anche per il prossimo anno scolastico.

L’Amministrazione, nonostante la continua e progressiva diminuzione di richieste da parte degli utenti, invece di procedere alla chiusura definitiva di una struttura come si era ipotizzato, ha deciso di riorganizzare il servizio nel suo complesso mantenendo aperti tutti e tre gli asili nido con numeri di posti parzialmente ridotti rispetto al passato.

«Nonostante la continua riduzione delle domande d’iscrizione – ha spiegato l’assessore alla Pubblica Istruzione e ai Servizi Sociali Emanuele Capra -, l’Amministrazione, nell’attesa di verificare negli anni su quale dato medio si assesteranno gli utenti, ha voluto fare uno sforzo economico ulteriore ed evitare di chiudere con troppa fretta e senza le necessarie riflessioni il plesso di Porta Milano, che dei tre asili è sempre stato quello meno richiesto e con la struttura più datata».

«Inoltre – ha proseguito l’Assessore -, in un momento di crisi come questo si è ritenuto giusto tenere anche in considerazione i posti d’occupazione che, in caso di chiusura di un plesso, sarebbero stati drasticamente ridotti e che invece si è scelto di preservare. La nuova formula di erogazione del servizio ci ha comunque consentito un buon risparmio di risorse rispetto al passato».

Le domande pervenute durante il primo mese di apertura delle iscrizioni sono state 123, che aumenteranno presumibilmente di qualche unità con la seconda finestra di settembre; decidendo così di portare i posti-nido disponibili ad un numero massimo di 135 così suddivisi: 25 bambini per il nido di Porta Milano che sarà a sezione unica mista lattanti – divezzi, 50 per quello del Valentino, che è il più richiesto ma è l’asilo con la struttura più piccola, e 60 per quello di Oltreponte.

«Gli asili nido, seppur negli ultimi anni si è riusciti a contenere le spese di quasi 150 mila euro, hanno un costo di gestione molto elevato di cui il Comune si fa carico per circa il settanta per cento – ha concluso l’assessore Capra – Sono tuttavia un servizio molto importante per una comunità perché hanno una forte valenza sociale che va incontro alle esigenze della famiglia, accogliendo i bambini in un ambiente protetto e professionale che consente ai genitori di dedicarsi al proprio lavoro senza preoccupazioni di sorta. Siamo pertanto convinti che l’aver scongiurato la chiusura di un plesso, soluzione che sembrava quasi obbligata a fronte del numero esiguo di iscritti, riuscendo anche a contenere i costi del servizio, sia stato davvero un grande risultato, soprattutto in un periodo in cui il Comune deve farcela con le proprie forze visto il continuo taglio degli stanziamenti da parte degli enti superiori».

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