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Il 22 ottobre il Carabiniere di Quartiere della Stazione di Alessandria Principale ha tratto in arresto nella flagranza di reato per furto aggravato il pregiudicato 41enne, residente in città, Chindamo Salvatore.
Il Carabiniere di Quartiere, che quotidianamente svolge servizio a piedi per le vie del centro cittadino città, verso le ore 10,50 di ieri mattina, mentre transitava per via Buozzi, veniva raggiunto da una comunicazione di ricerca, diramata dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale di Alessandria, di un soggetto che si era poco prima reso responsabile di un furto nella vicina via Parnisetti.
Il militare, nell’avvicinarsi alla zona segnalata, ha notato allontanarsi velocemente a piedi Chindamo Salvatore, soggetto da lui già conosciuto per i suoi trascorsi giudiziari, che era tallonato da un uomo, rivelatosi uno dei residenti di via Parnisetti che poco prima era stato testimone del furto. L’interessato è stato quindi fermato dal Carabiniere ed ha subito ammesso di essersi introdotto nelle cantine di un condominio di via Parnisetti dove, forzando il lucchetto a chiusura delle porte, si era impossessato di una bicicletta e di alcune confezioni di detersivo. Nella circostanza, prima di riuscire a far perdere le proprie tracce veniva notato da un cittadino che lo costringeva a fuggire velocemente, abbandonando la bicicletta poco prima rubata. L’indagato terminava la sua corsa dinanzi al Carabiniere di quartiere che lo dichiarava in arresto.
Sulla sua persona sono state rinvenute un paio di tenaglie e dei prodotti per la pulizia della casa che aveva occultato nei vestiti. Chindamo è stato successivamente trasferito presso le camere di sicurezza del Comando in attesa del rito direttissimo disposto nei suoi confronti dall’Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri di Occimiano hanno denunciato in stato di libertà per furto aggravato in concorso tre pregiudicati romeni di 44, 39 e 21 anni tutti residenti a Torino.
Nella notte del 22 aprile 2013 presso lo stabilimento di una ditta del luogo ignoti asportavano 15 metri di grondaie in rame. Ricevuta la denuncia di furto i Carabinieri della Stazione hanno avviato attività investigativa finalizzata all’individuazione degli autori del furto dell’Oro rosso come comunemente viene definito il rame stante il suo alto prezzo di mercato che lo annovera tra il materiale più appetibile per le bande, quasi sempre composte da cittadini di nazionalità romena, che si dedicano a tale tipologia di reati.
Con una serie di accertamenti e riscontri incrociati i militari dell’Arma sono riusciti ad individuare i tre soggetti, tutti già pregiudicati, come gli autori del furto in trattazione, riuscendo altresì a recuperare parte della refurtiva

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Novi Ligure e quelli della Stazione di Arquata Scrivia hanno tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti Di Paolo Antonio, 40enne gravato da numerosi precedenti di polizia, domiciliato in Vignole Borbera.
I militari dell’Arma nel corso di specifica attività investigativa finalizzata alla repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, documentava la cessione da parte dell’interessato di una dose di eroina a favore di un 32enne tossicodipendente del luogo. Intervenuti presso il domicilio del DI PAOLO, sito in Vignole Borbera, nel corso della perquisizione ivi eseguita, rinvenivano la somma di 70,00 euro frutto della cessione della droga poco prima effettuata, un bilancino di precisione e materiale vario utile al confezionamento dello stupefacente. L’uomo veniva pertanto dichiarato in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di Alessandria a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

I Carabinieri di Capriata d’Orba hanno denunciato in stato di libertà per furto in concorso tre romeni di 33,32 e 27anni, tutti pregiudicati, due dei quali domiciliati in Alessandria ed uno in provincia di Pavia.
I predetti, nella serata del 21 ottobre, sono stati sorpresi dai militari della Stazione Carabinieri nei pressi della società “Franzosi Scavi” sito in Basaluzzo, intenti ad occultare, tra la vegetazione limitrofa al sito, dieci taniche in plastica contenenti residui di gasolio, alcuni attrezzi utili al pompaggio del carburante ed oggetti idonei allo scasso.
I sospetti innescati dal controllo dei militari inducevano questi ultimi ad una serie di accertamenti che consentivano di stabilire la concorrente e deliberata responsabilità dei tre romeni nel furto di 1.000 litri di gasolio avvenuto in danno della stessa società nel periodo tra il 7 ed il 19 ottobre u.s..
Gli accertamenti non hanno trascurato neppure un approfondimento di polizia scientifica sulle calzature indossate dai tre uomini con le impronte lasciate dai sospettati autori dei furti precedenti, rilevate ed evidenziate in sede di sopralluogo.

 

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