La storia delle persiane

Il termine persiana deriverebbe dal latino “persa, -ae”, la cui traduzione è “originario della Persia”. Sembra dunque che la persiana sia arrivata in Europa per la prima volta nel XVIII secolo, a Venezia in particolare. Tanto che le persiane più famose sono proprio quelle veneziane. Ma colui che per primo ha brevettato questo sistema nel 1769 è stato il fisico inglese Edward Bevan: il suo era un congegno di lame mobili di legno che potevano essere azionate per mezzo di una corda e una puleggia inserite in un telaio. Ed è curioso che sia stato proprio un inglese a brevettare questo sistema quando è risaputo che in molti Paesi nordici le persiane sono le assenti per eccellenza.  Come mai noi abbiamo le persiane e invece ad altre latitudini sono assenti? E’ un fatto comune vedere le persiane in alcuni Paesi, ma in altri non ce n’è traccia. “Per quanto riguarda la differenza di utilizzo con i Paesi del nord Europa (non solo quelli più a nord, ma anche Paesi Bassi, Belgio, Germania) sembra ci siano due ragioni. Da un lato, è un problema funzionale, poiché più a nord tendono a intrappolare il poco sole che le raggiunge, mentre più a sud dobbiamo evitarlo per non surriscaldare gli spazi in cui viviamo e lavoriamo. Dall’altro, le correnti protestanti – luteranesimo e calvinismo – che si sono insediate in quelle zone d’Europa hanno cambiato la concezione della privacy tra la gente. Lì, nascondersi dietro una tenda o una persiana potrebbe voler dire che si sta nascondendo qualcosa di peccaminoso”, afferma l’architetto José María Mateo, di Martín Lejarraga Oficina de Arquitectura.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x