La cucina dell’Olanda

La gastronomia olandese è stata nei secoli influenzata dai sapori delle antiche colonie: spezie e odori che in Europa non erano mai comparsi. Regina della tavola olandese resta comunque l’aringa che viene consumata affumicata o cruda, marinata in varie salse, e egualmente saporiti e ricchi sono i piatti di frutti di mare. Gli olandesi sono soliti consumare una colazione ricca al mattino e un pasto altrettanto consistente la sera. Il pasto della sera si compone di una minestra (soep) e di un secondo (carne o pesce) con accompagnamento di numerosi contorni di verdura, dei quali l’Olanda dispone in abbondanza tutto l’anno grazie alle coltivazioni in serra. La minestra più popolare è l’erwtensoep o zuppa di piselli.  I piatti di carne sono quelli consueti della cucina europea, il più comune è la bistecca (biefstuk) di manzo, normalmente al sangue e con salsa piccante. Posto di rilievo merita naturalmente il pesce, sempre freschissimo, e i frutti di mare. Altra specialità olandese sono i dolci, in particolare il cioccolato, veramente ottimo, e col quale si confezionano una grande varietà di confetterie raffinate. I dolci sono per lo più a base di pasta lievitata e frutta candita. Famose sono le  Limburgsevlaaien, torte di frutta del Limburgo, mentre in altre località si producono   bolussen, profetenbrood e babbelaars; numerose le varietà di pandolce e di biscotti.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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