Cono o coppetta. Tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano. Il caldo fa volare i consumi di gelato nonostante il balzo dei prezzi che fanno registrare un aumento del 20% rispetto allo scorso anno.
Lo ha reso noto Coldiretti Alessandria, sulla base dei dati Istat, in occasione della giornata europea del “Gelato Day” (24 marzo).

I numeri

A pesare sui listini l’aumento di energia e materie prime: latte +34%, uova +22%, zucchero +54%. Un andamento che non spaventa gli alessandrini: con l’arrivo della primavera e il bel tempo non rinunciano al gelato.
Per la domanda, sostenuta dal cambiamento climatico, il gelato realizza un fatturato totale di 2,7 miliardi grazie alla presenza di 39.000 gelaterie nazionali che danno lavoro a 75.000 persone.

Nelle gelaterie italiane vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di kg di frutta fresca e 29 milioni di kg di altri prodotti durante l’anno con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità.

In provincia di Alessandria, su dati della Camera di Commercio, le gelaterie artigianali sono oltre 130. Il consumo supera i 6 kg a testa all’anno e il 94% predilige il gelato artigianale per il gusto e la bontà delle materie prime.

I commenti

“Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom delle agri-gelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala e al latte di pecora. Dal gusto di basilico a quello di ricotta sino al gelato antispreco realizzato da una gelateria torinese con il pane ‘del giorno dopo’ a cui vengono aggiunti burro e zucchero”, ha affermato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

“Nelle agri-gelaterie – ha aggiunto il direttore Roberto Biancogli ingredienti sono rigorosamente freschi, con gusti a “chilometro zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano”.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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