Ecco alcuni dei grandi cavalli del ‘900 elencati in ordine alfabetico

Apelle

Apelle, figlio di Sardanapale e di Angelina, nacque nel 1923 e venne allevato da Federico Tesio, che avrebbe poi avuto, tra i tanti purosangue, anche Nearco e Ribot. Era un cavallo sprovvisto di quel finale bruciante che piace moltissimo agli appassionati, ma dalla partenza imponeva un’andatura terrificante, in grado di stroncare qualsiasi resistenza: un “passista” eccezionale.

Cavaliere d’Arpino

Avremmo voluto dedicare più spazio a Cavaliere d’Arpino. Per Federico Tesio era un grandissimo cavallo, il migliore che avesse allevato e allenato. Ma di Cavaliere d’Arpino purtroppo sappiamo solo che è nato nel 1926 in Italia da Havresac II  (baio scuro, 1915, Francia) e da Chuette (baio, 1916, Regno Unito).

Donatello II

Donatello II (m.s.) nato nel 1934 da Blenheim e Delleana da Clarissimus. Nove corse disputate con 8 vittorie a 2 e 3 anni, tra cui il Gran Premio di Milano, il Gran Premio d’Italia, il Derby Italiano, il Criterium Nazionale, il Gran Criterium, il Premio Eupili, e l’unica sconfitta è un piazzamento: il 2° posto al Grand Prix de Paris a Longchamp.

Molvedo

Molvedo (1958-1987) baio scuro, è nato dalla prima stagione di accoppiamento di Ribot, il miglior cavallo mai allenato in Italia. La fattrice doveva essere Staffa ma, poiché si era perso il documento per il suo viaggio in Inghilterra dove faceva la monta Ribot, fu deciso di mandare Maggiolina, stretta consanguinea di Nearco, il più importante riproduttore che l’allevamento italiano abbia mai avuto.

 

Nearco

Nearco (24 gennaio 1935 – 27 giugno 1957) di Pharos e Nogara, un grande campione di galoppo della Scuderia Dormello Olgiata, allevato da Federico Tesio a Dormelletto, in Piemonte. Nearco lasciò discendenti molti cavalli importanti come Nearctic, Northerm Dancer, Secreteriat e altri al punto che è stato per due volte (nel 1947 e nel 1949) in cima alla lista degli stalloni i cui discendenti avevano vinto la somma più alta di premi in Inghilterra e Irlanda.

Ortello

Ortello (m.s.) nato nel 1926 da Teddy e Hollebeck da Gorgos. Diciannove corse disputate, 16 vittorie da 2 a 4 anni, tra cui Prix de l’Arc de Triomphe a Longhchamp, Premio Chiusura, il Premio Emanuele Filiberto, Derby Italiano, Gran Premio d’Italia, Gran Premio di Milano, St. Leger italiano, Premio del Piazzale, 3 piazzamenti, 2° Gran Criterium, Premio Chiusura, 4° Prix de l’Arc de Triomphe.

Ribot

Ribot è nato in Inghilterra a Newmarket, nel 1952, da Tenerani e Romanella, è stato allenato da Federico Tesio e il suo interprete durante tutta la sua carriera è stato il fantino Enrico Camici. Il grande campione deve la sua enorme fama al fatto di essere imbattuto in tutta la sua carriera: ben 16 vittorie consecutive nei più importanti Gran Premi disputati in Europa, tra cui due Arc de Triomphe e un’edizione del King George.

Sirlad

Sirlad, (m. s. da Bold Lad Usa e Soragna da Orvieto) è stato forse più amato di Ribot e Nearco e, probabilmente, molto sfortunato. Un mito dell’ippica italiana, un sauro imponente che univa stile e potenza che, nel 1976, si presentò sul turf con il suo allenatore Gaetano Benetti con i colori della Razza La Tesa.

Info

Per conoscere a fondo ogni cavallo: https://www.clubcavalloitalia.it/i-grandi-cavalli-del-900/
Email: [email protected] 

 

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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