ROMA (ITALPRESS) – Il numero dei giovani presenti in Italia è crollato. Negli ultimi 10 anni, la popolazione italiana nella fascia di età 15-34 anni è diminuita di quasi 750.000 unità, pari al -6%. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA. Nel 2014 c’erano quasi 13 milioni di giovani; nel 2024 circa un milione in meno. Questa contrazione ha colpito il Centro e, in particolare, il Mezzogiorno, con una riduzione del 15%. Al Nord, invece, il saldo di quasi tutte le regioni è preceduto dal segno +.
Le previsioni, tuttavia, non sono rassicuranti: la denatalità continuerà a fare sentire i suoi effetti negativi in tutto il Paese. La crisi demografica interessa una buona parte dei paesi dell’Unione Europea, ma in Italia assume proporzioni preoccupanti. Quando si analizza la platea giovanile, l’Italia presenta altri indicatori negativi: il tasso di occupazione e il livello di istruzione, tra i più bassi d’Europa, e l’abbandono scolastico, soprattutto nelle regioni meridionali.
Nei prossimi decenni queste criticità potrebbero avere ripercussioni gravi sul mondo imprenditoriale. Già da qualche anno si avvertono le prime avvisaglie, soprattutto al Centro-Nord: le aziende incontrano sempre maggiori difficoltà nel reperire personale qualificato, sia per la mancanza di candidati, sia per l’insufficienza delle competenze.
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