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Pubblicati sul sito internet del Comune i dati demografici riferiti all’anno appena trascorso. Per Casale Monferrato a pesare sul saldo finale sono state le cancellazioni per irreperibilità al Censimento 2011.

Come ogni decennio, infatti, si rende obbligatoria la verifica e l’eliminazione dagli elenchi anagrafici di chi non è stato censito. Se per le precedenti rilevazioni i tempi dell’adeguamento anagrafico consentivano, di fatto, di spalmare le perdite in modo graduale, l’ultimo Censimento, rispondendo a una nuova normativa europea, ha dato tempo solo entro il 31 dicembre 2013.

Tutto questo ha portato la popolazione residente a Casale Monferrato a quota 35 mila 66 unità, contro le 35 mila 668 di dodici mesi fa, con una differenza di 602 abitanti dovuta dai 385 irreperibili cancellati (nel precedente Censimento del 2001 furono addirittura 2 mila 636) e dal saldo negativo tra nati e deceduti (209 i primi e 493 i secondi).

Come ha sottolineato il sindaco Giorgio Demezzi: «Fortunatamente ogni anno il numero di persone che sceglie Casale Monferrato come città di residenza, rispetto al numero di quelle che la lasciano, mitiga la sempre più ampia forbice tra i deceduti e i nati. Nel 2013, per esempio, a fronte di 846 casalesi che hanno deciso di andare a vivere altrove, ben 926 hanno preso la propria residenza in città; segno che Casale Monferrato riesce ancora ad attrarre, con i propri servizi, numerose persone».

Il Censimento ha anche ridimensionato il dato dei cittadini stranieri presenti in città: si è infatti passati dai 4 mila 138 del 2012 ai 3 mila 864 del 2013. Sulla distribuzione degli abitanti, invece, il quartiere Valentino continua a essere il più numeroso (10 mila 493), seguito da Porta Milano (8 mila 13) e Vecchia Casale (7 mila 728).

«Le variazioni demografiche – ha concluso il sindaco Demezzi – sono un dato molto importante, che merita un’analisi: è ormai assodato che un numero considerevole di persone, per Casale Monferrato sono circa un migliaio l’anno, decide di trascorrere la propria vita in città. Credo che sia doveroso intercettare questi nuovi residenti affinché entrino nel minor tempo possibile nel tessuto sociale, culturale e lavorativo del territorio, perché la città non deve essere vissuta come semplice luogo in cui si dorme, ma deve essere un luogo vivo, in cui ognuno porti le proprie competenze e acquisisca, contemporaneamente, le ricche e importanti tradizioni che Casale e il Monferrato sanno offrire».

Per avere tutti i dati demografici del 2013, e non solo, è possibile consultare la pagina La città in numeri che si trova nella sezione Il Comune del sito www.comune.casale-monferrato.al.it.

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