ROMA (ITALPRESS) – “Sulla Terra dei Fuochi in Campania sono state messe in campo una pluralità di azioni, negli ultimi 10 anni, cercando di risanare l’ambiente e tutelare la salute dei cittadini. Ma ciò che è stato fatto non è sufficiente e occorre dare ulteriore slancio al risanamento”. Così il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto-Fratin, in audizione in commissione Ecomafie sul dossier della Terra dei Fuochi. Secondo il ministro “forse faremo venir meno le competenze del ministero, però su questa realtà l’eccesso di coinvolgimento e concertazione, giudizio personale, porta a non coordinarsi come necessario”.
Quanto alla bonifica il ministro ha sottolineato: “Occorre rammentare che l’area non è identificata quale sito d’interesse nazionale e la competenza per la bonifica non è ministeriale, ma regionale. Ad oggi la perimetrazione del Sin è ancora in corso. L’impegno del ministero è quello di arrivare ad una rapida conclusione della perimetrazione nell’area di Giugliano, per dare un segnale immediato al territorio e alle richieste della Corte europea, secondo la quale la mancanza di organicità d’azione, la lentezza e la parzialità di alcuni interventi lasciano supporre che le autorità italiane non abbiano agito con la diligenza richiesta dalla gravità della situazione. E non avrebbero fatto tutto ciò che poteva essere richiesto per proteggere le vite dei ricorrenti. L’Italia è stata condannata ad adottare, entro 2 anni dalla sentenza definitiva, misure generali per affrontare l’inquinamento in questione. I rilievi della sentenza impongono un’azione immediata delle istituzioni”.
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