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Si è svolto questa mattina una vivace seduta del consiglio comunale di Alessandria, alla presenza di una delegazione di dipendenti dell’Aspal, una trentina in tutto, decisi a mantenere l’attenzione puntata sulla crisi delle partecipate.

La seduta si è aperta con un intervento del consigliere Berta che ha voluto richiamare i colleghi alla puntualità, in quanto il Presidente del Consiglio Mazzoni ha dato inizio ai lavori con 50 minuti di ritardo rispetto a quanto previsto. ‘Invito tutti a presentarsi con puntualità’, ha detto Berta, ‘per rispetto di chi osserva gli orari e per evitare sprechi di denaro, in quanto dipendenti comunali, poliziotti, giornalisti e addetti ai lavori in genere, vengono pagati anche per il tempo che viene perso’.

Il consigliere del M5S Angelo Malerba ha quindi preso la parola esprimendo la propria solidarietà ai lavoratori che il 26 giugno hanno preso parte allo sciopero, presentando una maglietta con su scritto: ‘Rita Rossa, hai già fatto abbastanza! Ora basta, grazie!’
L’azione di protesta è proseguita al momento della verifica del numero legale, quando Piercarlo Fabbio, seguito da tutti i consiglieri di minoranza, si è alzato ed ha abbandonato l’aula, per farvi ritorno subito dopo.

Tornata la calma in aula, il sindaco Rita Rossa ha dunque preso la parola rendicontando ai colleghi l’esito del colloquio tenutosi ieri a Roma riguardo il ‘caso Alessandria’. Il sindaco ha voluto quindi replicare alla richiesta di dimissioni, a firma di Locci, Barosini e Foligno, ricevuta nei giorni scorsi, spiegando che ‘se dovesse arrivare un commissario ad Alessandria, taglierebbe subito i posti di lavoro, senza risorse aggiuntive e senza tempistiche diverse’. Durante il suo intervento, Rita Rossa è tornata ad analizzare alcuni punti che secondo lei hanno determinato lo stato di dissesto.

La Federazione della Sinistra, rappresentata in aula da Ciro Fiorentino, ha ancora una volta chiesto al Sindaco quale progetto abbia per le maestre dell’azienda “ costruire insieme “ alcune delle quali (le cosiddette precarie) dal primo luglio non percepiranno alcuno stipendio. Fiorentino ha invitato inoltre il sindaco ad invitare le parti sociali a prendere parte ai tavoli interministeriali, e di condividere con loro i piani industriali per la riorganizzazione delle partecipate.

Il consigliere di maggioranza Penna, durante il suo intervento, ha detto come, secondo lui, ‘tra i cittadini non ci sia una giusta percezione della crisi, in quanto c’è troppa simpatia nei confronti dell’ipotesi di commissariamento’.
‘Occorrono dei contratti di solidarietà’, ha proseguito Penna, ‘da proporre ai lavoratori delle partecipate, secondo un criterio di unità e solidarietà’. Per quanto riguarda la ‘questione romana’, Penna ha invitato il sindaco ad aprire un confronto diretto con i parlamentari del Pd che hanno in questo momento la responsabilità di governare il Paese.

Il dibattito sulla questione delle partecipate è proseguito con l’intervento di Angelo Malerba. ‘Dal sindaco abbiamo bisogno di proposte, la sua azione di governo manca di concretezza. In città c’è voglia di un commissario per avere risposte concrete sull’occupazione, in quanto da tempo i lavoratori cercano risposte sul loro futuro lavorativo’.
Il M5S, al termine del consiglio comunale, ha diffuso una nota chiarificatrice, sottolineando che Malerba, durante il suo intervento, non ha mai chiesto le dimissioni del sindaco, consapevole del fatto che “Con il Commissario non ci sarebbe possibilità di dialogo e confronto in quanto, per funzione, sarebbe costretto ad applicare la normativa vigente senza possibilità di nessun tipo di mediazione”.

Dello stesso parere riguardo l’ipotesi di un commissariamento, il consigliere Giorgio Abonante. ‘L’arrivo di un commissario non è un torto fatto a noi’, ha dichiarato, ‘ma un torto fatto all’intelligenza di tutti’. ‘Noi vorremmo confrontarci con la minoranza che però è compatta. Fa specie che anche il M5S e la FdS si siano compattate con personaggi istituzionali che hanno responsabilità sulla situazione di dissesto (Piercarlo Fabbio, n.d.r.)’.

Il dibattito sulla situazione di Aspal è dunque terminato con l’intervento del consigliere Raica, che ha dichiarato: ‘il dissesto è stato voluto senza pensare alle conseguenza. Per Aspal avete presentato un piano di liquidazione, invece che un piano industriale. La città però non deve essere privata di un governo locale, prendete decisioni utili a risolvere la situazione ma fate in modo che non venga al vostro posto un commissario’.

malerba

 

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