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Giovanni Brusasca, imprenditore corilicolo di Gabiano, è il nuovo presidente della Cooperativa Monferrato Frutta. E’ stato eletto all’unanimità dall’Assemblea che si è riunita nella sala multimediale di Coldiretti Alessandria. 

Nata nel 2016, la Cooperativa “Monferrato Frutta”, costituita tra imprenditori di Alessandria e di Asti, ha visto la sua realizzazione dopo un percorso di crescita e un lasso di tempo che è servito per far maturare sul territorio l’esperienza acquisita grazie alla collaborazione tra gli imprenditori corilicoli dell’Alessandrino e dell’Astigiano.

E oggi i numeri parlano chiaro e sono fortemente incoraggianti: 278 il numero dei soci per un totale di circa 8.000 quintali conferiti durante la campagna nocciole 2018 per un prezzo che ha toccato i 363 euro.

La Cooperativa “Monferrato Frutta” sorta nell’ambito di Coldiretti, prosegue l’intento di coordinare i produttori e stipulare accordi con diverse società, proponendosi di migliorare le condizioni economiche dei soci per promuovere il perfezionamento della produzione agricola, e corilicola in particolare, organizzando in forma cooperativistica il rifornimento delle scorte, il miglioramento delle colture e delle vendite collettive dei prodotti agricoli, nonché attuando le iniziative necessarie per dare nuova centralità all’impresa e garantire giusto reddito al settore.

“Si tratta di un importante  tassello che va a consolidare il percorso di collaborazione con diverse le realtà locali, quelle industrie dell’agroalimentare virtuose che stanno aprendosi ad un concreto rapporto operativo che si faccia garante della scelta dei prodotti legati al territorio, con scelte aziendali orientate a proteggere sia la salute che i portafogli della clientela. – afferma il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – In particolare, l’accordo recentemente rinnovato con la Novi ne esce rafforzato, un’occasione per guardare al futuro con più ottimismo e determinazione”.

La strategia vincente è accorciare la filiera e affinare sempre più la qualità. 

“La Cooperativa Monferrato Frutta costituisce un importante valore aggiunto per portare sul mercato dalle colline del Monferrato, patrimonio dell’Unesco, l’eccellenza della nocciola tonda, gentile, trilobata. Per me è un onore assumere la presidenza di Monferrato Frutta, una cooperativa che in pochi anno ha saputo imporsi nel panorama corilicolo per difendere e tutelare le nocciole Made in Piemonte. – ha affermato il neo presidente Giovanni Brusasca – Colgo l’occasione per ringraziare chi mi ha preceduto, Dino Bertolè, che ha raccolto la sfida con serietà e competenza.  Considerando che oggi ci sono molti impianti nuovi che gradualmente andranno in produzione, stiamo quindi lavorando per garantire uno standard qualitativo elevato e ottenere l’immissione sul mercato di un prodotto che possa essere assorbito con successo e fornire continuità reddituale ai produttori”.

Il presidente Brusasca sarà affiancato e supportato dal Consiglio di Amministrazione composto da Giuseppe Ferrero di Asti, Emiliano Bracco di Alessandria, Roberto Cabiale di Asti e Marco Scarrone di Alessandria.

“Auguro buon lavoro a Presidente e Consiglieri e colgo l’occasione per ribadire l’importanza strategica del settore corilicolo – ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – In questo modo, grazie alla collaborazione con i nostri tecnici corilicoli viene rafforzato l’obiettivo di commercializzare prodotti delle imprese associate accorciando la filiera ed evitando passaggi commerciali e facendo crescere sul territorio il progetto del km.0. Il lavoro di squadra continuerà ad essere fondamentale e a fare la differenza per la crescita economica delle aziende e del territorio”.

Nocciole 2019: tra cimice e cascola che annata sarà?

Ogni anno il corilicoltore attende con ansia il momento della raccolta delle nocciole. Tutto il lavoro svolto, tutte le attenzioni e le aspettative trovano nel mese di agosto le meritate soddisfazioni o le più cocenti delusioni. 

Soprattutto nelle ultime campagne, a causa dell’avvento di nuovi parassiti, la cimice asiatica in primis, gli sforzi necessari per ottenere i risultati ambiti divengono via via più impegnativi. 

Per ipotizzare, a titolo di previsione, come sarà l’annata in corso, abbiamo incontrato  Giovanni Brusasca, neopresidente di Monferrato Frutta, corilicoltore e interfaccia dell’intero gruppo di produttori tra la provincia di Alessandria e di Asti.

“A seguito del nuovo accordo, appena sottoscritto, che lega Coldiretti a Novi Elah-Dufour per i prossimi 5 anni e che conferma l’interesse dell’industria verso le nocciole prodotte in questa zona e l’esigenza poter contare su una massa di prodotto molto superiore a quelle finora conferita, è stata nostra premura provare a stimare i quantitativi quest’anno disponibili. – ha affermato Brusasca – Ad un primo esame la situazione appare difforme e variegata: vi sono aree, come ad esempio quello della Valle Cerrina nelle quali si evidenziano elevati livelli di caduta di nocciole a terra, marce e/o vuote. Questa circostanza, fortunatamente, sembra interessare ad oggi di meno, altre zone come l’areale alessandrino mentre, di nuovo, si ripresenta in modo consistente in alcune aree dell’astigiano.”

E dal punto di vista tecnico? “Vi erano quest’anno ottimi presupposti produttivi grazie ad un clima favorevole durante l’intero periodo di fioritura del nocciolo nel quale il polline ha potuto diffondersi costantemente con pochi periodi nebbiosi o piovosi. – ha aggiunto Alberto Pansecchi responsabile corilicolo Coldiretti Alessandria – Il maltempo è intervenuto solo molto più tardi, in primavera, in una fase altrettanto delicata della fisiologia della pianta: l’allegagione. Proprio in questo momento, la situazione ha cominciato a peggiorare sia per cause legate al clima, che per altre, probabilmente di carattere parassitario, che sono ora in fase di studio. La cascola è da sempre una costante della coltivazione del noccioleto ma quest’anno le percentuali raggiungono anche livelli davvero preoccupanti. Tutto questo viene sommato all’apprensione destata dalla cimice asiatica che sembra aver individuato nel nostro areale, un luogo ottimale per svilupparsi e che sta manifestando la propria presenza, in misura difforme ma consistente un po’ ovunque.”

Alla luce di quanto emerso dall’analisi tecnica è molto difficile in questo momento stimare in modo preciso, sulla base dei soci attuali di Monferrato Frutta, il quantitativo di nocciole che verranno raccolte. 

“Ci auguriamo di rimanere almeno sulle quantità conferite nell’ultima stagione, contando anche sul numero di noccioleti che, terminata la fase di allevamento, stanno entrando in produzione. – ha concluso il presidente  Brusasca – Ribadisco comunque l’importanza, per una coltura che sta vivendo una fase di forte espansione, di seguire con accuratezza tutte le indicazioni fornite dallo staff tecnico, sempre più necessario per garantire la qualità del prodotto richiesta dall’industria e a garanzia del reddito dei produttori”.