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Il sapore inebriante del tartufo bianco unito all’inconfondibile qualità delle carni degli allevamenti piemontesi, il tutto accompagnato dalle vellutate atmosfere dei vini nobili astigiani. Un sogno per il palato che diventerà realtà, questo weekend ad Asti, con l’arrivo della Fiera Regionale del Tartufo.
La caratteristica manifestazione dell’inverno astigiano, organizzata dal Comune in collaborazione con la Regione Piemonte, animerà il centro storico e in piazza San Secondo Confagricoltura sarà presente sabato 14 e domenica 15 novembre, dalle 9 alle 19, con il suo rinomatoVillaggio Verde realizzato con la partecipazione di Anga e Agriturist Asti.
In piazza sarà possibile degustare piatti tipici, affiancati da tartufo e vini piemontesi, a base di carne cruda, Plin e brasato al Barbera offerti da dodici aziende agricole provenienti da Asti, Alessandria e Vercelli.
Ingredienti per un successo annunciato ma è ancora importante lavorare sulla competitività: “La città di Alba fa da traino fondamentale alla manifestazione – spiega il direttore di Confagricoltura Asti Francesco Giaquinta – creando un mercato euforico che si riflette nell’aumento dei prezzi dal 20% al 30%. E dopo? Il crollo. L’Astigiano deve sviluppare una sinergia con l’Albese per conquistare la passione e il mercato che fa perno sul tartufo, solo così potrà realizzare un decisivo salto di qualità”.
Puntare sulle eccellenze del patrimonio Unesco è imperativo anche per Fiorella Riminato, direttore regionale di Agriturist: “La Fiera del Tartufo si conferma veicolo di promozione dei nostri territori e la mission di Agriturist è proprio quella di coniugare l’accoglienza di qualità con il turismo enogastronomico. Il quadro si è impreziosito con il riconoscimento Unesco e le aziende agricole devono puntare sulla multifunzionalità, diversificando le proprie attività per creare nuove opportunità di reddito e occupazione”.
La multifunzionalità è il futuro e i giovani agricoltori si candidano ad esserne protagonisti: “Il mercato richiede innovazione e alle produzioni classiche – spiega Armando Assenza Parisi, presidente dell’Anga Asti – è necessario affiancare servizi per l’ambiente, la produzione di energie alternative e le fattorie didattiche, pilastri su cui si fonda l’agricoltura moderna e sostenibile”.
La Fiera del Tartufo sarà una nuova occasione per Confagricoltura Asti di proseguire la sua campagna di verità e sostegno alla carne degli allevamenti piemontesi, iniziata con il convegno “Alleviamo salute” venerdì scorso nella locale Camera di Commercio.
In piazza verranno distribuiti volantini informativi sulle caratteristiche che rendono le nostre carni uniche al mondo per valori nutrizionali, sicurezza e salubrità nonché lanciato, con contributi fotografici e coinvolgendo la cittadinanza, l’hashtag ufficiale#iostoconAllevatoinPiemonte.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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