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Le novità fiscali si possono riassumere brevemente per argomenti:

 Ex bonus Renzi in busta paga anche nel 2021, assegno unico per le famiglie e per le partite IVA, esenzione IMU per il settore turistico e dello spettacolo in manovra 2021, Bonus chef o credito d’imposta per i cuochi professionisti, proroga dei bonus casa nel 2021 e del super bonus 110%, Bonus adeguamento ambienti di lavoro, Lotteria degli scontrini e lotta al contante.

Partiamo dal primo degli argomenti sopra indicati e via via una sintesi anche di tutti gli altri.

Ex bonus Renzi riconfermato in busta paga anche nel 2021

Quando parliamo del bonus Renzi, parliamo di una agevolazione che gli italiani hanno imparato a conoscere ed apprezzare già da diverso tempo; si tratta semplicemente, ed ecco perché è facile da ricordare, in quanto viene erogato direttamente in busta paga. Però dallo scorso 1° luglio è entrato in vigore il taglio del cuneo fiscale, che ha di fatto sostituito il beneamato bonus ampliandone le risorse e cambiando anche le modalità di erogazione. Nel merito l’agevolazione viene assegnata in due modi diversi, in base al reddito:

 

IMPORTO BONUS CUNEO                                 LIMITE DI REDDITO

100 euro al mese                                          28.000 euro                                                Credito Irpef in busta paga

80 euro al mese                                          8.001 euro e fino a 35.000 euro            Detrazione fiscale sui redditi da lavoro dipendente;

da 80 euro fino a 0 euro                      da 35.001 e fino a 40.000 euro                    Detrazione fiscale sui redditi da lavoro dipendente

L’ex bonus Renzi è stato riconfermato nella Legge di Bilancio, con una dotazione complessiva di 7 miliardi.

Nella fase di approvazione però è accaduto un problema; un errore in sede di stesura della Legge di Bilancio 2021 taglia il bonus previsto per i lavoratori con redditi sopra i 28.000 euro. Una svista che necessita adesso di un nuovo decreto correttivo, atteso già nei primi giorni di gennaio.

Assegno unico per le famiglie e per le partite IVA

L’assegno unico per i figli under 21 fino a 250 euro dovrebbe partire dal 1° luglio 2021.

L’assegno unico che si stà studiando cambierà completamente la fisionomia delle agevolazioni in tale senso alle famiglie oggi in vigore, raggruppando gli assegni familiari e gli altri bonus che sono stati previsti fino ad oggi. Spariranno dunque una serie di benefit e ne rimarrà uno solo.

Un’altra novità relativa all’assegno unico riguarda i beneficiari: infatti una nuova norma ha inserito anche le partite IVA e gli incapienti che dunque potranno avere accesso alla nuova misura. Viene inoltre estesa la durata del congedo di paternità, attualmente ferma a 7 giorni, retribuiti al 100%, e con un giorno di congedo facoltativo in alternativa alla madre.

Esenzione IMU per il settore turistico e dello spettacolo in manovra 2021

 L’imput  a proporre l’esenzione IMU è arrivato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo anche per l’anno 2021 in Legge di Bilancio: questo esonero non è erga omnes cioè per tutta la platea dei contribuenti  ma solo per determinate categorie di immobili e soltanto per la prima rata (quindi quella in scadenza a giugno 2021).

L’esenzione IMU riguarda i seguenti beneficiari:

*immobili adibiti a stabilimenti balneari marittimi, lacuali e fluviali, nonché immobili degli stabilimenti termali;

*immobili rientranti nella categoria catastale D/2 e relative pertinenze, immobili degli agriturismi, dei villaggi turistici, degli ostelli della gioventù, dei rifugi di montagna, delle colonie marine e montane, degli affittacamere per brevi soggiorni, delle case e appartamenti per vacanze, dei bed & breakfast, dei residence e dei campeggi, ma a condizione che i relativi proprietari siano anche i gestori delle attività;

*immobili rientranti nella categoria catastale D in uso da parte di imprese esercenti attività di allestimenti di strutture espositive nell’ambito di eventi fieristici o manifestazioni;

*immobili destinati a discoteche, sale da ballo, night-club e simili, anche in questo caso  a condizione che i relativi proprietari siano anche gestori delle attività.

Dunque niente prima rata per il settore turistico e dello spettacolo.

Il credito d’imposta per i cuochi professionisti

Nella Legge di Bilancio 2021 è contenuta un interessante bonus destinato a chi lavora nelle cucine di alberghi e ristoranti come cuoco : l’importo di tale credito d’imposta può arrivare fino a 6.000 euro.

Il bonus potrà essere richiesto dai cuochi professionisti di alberghi e ristoranti, sia come lavoratori dipendenti che come autonomi nel caso essi siano titolari di una partita IVA, anche nei casi in cui non siano in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0.

Il credito d’imposta può essere utilizzato per l’acquisto di beni strumentali durevoli e per la partecipazione anche  a corsi di aggiornamento professionale.

Proroga dei bonus casa nel 2021. E il super bonus 110%

La manovra 2021 conferma in toto i bonus casa, ovvero:

il bonus ristrutturazioni; l’eco bonus con le aliquote ordinarie; il bonus facciate; il bonus mobili, con l’aumento della soglia di spesa da 10.000 a 16.000 euro; il bonus verde per giardini e terrazzi. Il super bonus invece è stato prorogato fino al 30 giugno 2022: un prolungamento di solo un anno e mezzo.

 

Bonus adeguamento ambienti di lavoro

Ulteriore proroga di altri sei mesi per tale bonus;

Tra le novità fiscali della manovra c’è anche la proroga del bonus per adeguamento posti di lavoro. Il credito d’imposta del 60% delle spese sostenute per l’adeguamento degli ambienti di lavoro fino a un massimo di 80.000 euro è utilizzabile dal 1° gennaio al 30 giugno 2021 e non più fino al 31 dicembre 2021.

Sempre entro il 30 giugno 2021 i beneficiari dell’agevolazione possono optare per la cessione del credito.

Tale bonus prevede anche l’eventuale adeguamento del 60% per computer e software che siano necessari per il cosiddetto lavoro in smart working .

 

Lotteria degli scontrini e lotta al contante: come cambia la riffa di Stato

La lotteria degli scontrini di cui si è fatto un gran parlare non è nemmeno iniziata e già sono state  cambiate le regole per partecipare alla lotteria di Stato: saranno ammessi e  validi solo i pagamenti elettronici, quindi con carta o bancomat o tramite App, mentre restano esclusi gli acquisti online.

Da dicembre è possibile registrarsi sul sito e richiedere il proprio codice lotteria, indispensabile per partecipare.

Col decreto Mille proroghe potrebbe entrare in vigore un’importante novità, e far slittare l’inizio della lotteria degli scontrini al 1° febbraio 2021:ma fino alla pubblicazione del testo ufficiale del provvedimento  rimane un’ipotesi.

Bonus mobili ed elettrodomestici

Bonus mobili ed elettrodomestici, tante le novità in Legge di Bilancio 2021: la manovra non solo proroga l’agevolazione ma aumenta il tetto di spesa fino a 16.000 euro. Le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito però continuano a non essere previste: vediamo in breve sintesi come funziona l’agevolazione.

Abbiamo detto che la manovra 2021  aumenta il tetto di spesa a 16.000 euro per il bonus mobili ed elettrodomestici, e questa è senz’altro una notizia molto positiva.

La conferma che il bonus arredi farà parte delle agevolazioni per la casa era arrivata con il Documento Programmatico di Bilancio, che l’Italia invia all’Europa con le previsioni economiche e finanziarie per il triennio 2021-2023.

Il Documento proroga nella sua totalità le agevolazioni fiscali sulla casa, ma non c’era stato nessun cambiamento sostanziale cioè questo aumento semplicemente non era previsto.

La “sorpresa” è arrivata direttamente in Legge di Bilancio. Le aliquote per la detrazione rimangono le stesse, ma l’innalzamento del tetto di spesa amplia le possibilità del raggio d’azione del bonus.

Il bonus mobili ed elettrodomestici però, insieme al bonus verde (l’incentivo per giardino e terrazzi, anch’esso prorogato per il 2021) non è però tra quelle agevolazioni per cui si può richiedere lo sconto in fattura oppure optare per la cessione del credito. E questo francamente lascia un po’ perplessi.

Vedremo se potranno esserci modifiche in tale senso magari in uno dei prossimi decreti all’esame dell’esecutivo.

Inoltre nel fondo “per la fedeltà fiscale” c’è una dotazione di 2.500 milioni di euro per il 2022 e 1.500 milioni di euro per il 2023 per finanziare i primi interventi in attuazione di una legge delega che stabilirà i principi e i criteri direttivi da seguire per realizzare una riforma complessiva del sistema tributario, con lo scopo  di cui si fa un gran parlare da anni di ridurre la pressione fiscale, ma che finora non ha mai visto la “luce”.

Michele Minardi

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"