“Dire che su ambiente, paesaggio e territori ci siano troppa burocrazia e troppi vincoli è fin troppo semplice”. Lo ha detto settimana scorsa Marco Bussone, presidente nazionale Uncem, intervenuto a Mantova, al Seminario della Fondazione Symbola, nel quadro di un evento sui boschi a prova di futuro.

Il punto

Per il taglio dei boschi vi sono dei vincoli sbagliati. Molti pezzi dei 12 milioni di ettari di foresta del Paese forestale Italia, sono vincolati a fini di tutela ambientale, spesso a scopi idrogeologici nonché a fini paesaggistici. In Italia la selvicoltura da sempre gestisce la parte boscata, contribuendo alla bellezza del paesaggio italiano. I boschi si sviluppano, crescono, vengono utilizzati, poi ricrescono, da tempo immemore, e il paesaggio muta con essi.

Moltissimi boschi, circa il 35% del totale, hanno pure il vincolo della dichiarazione di notevole interesse, che piace molto alle Soprintendenze, dunque al Ministero della Cultura, tendendo a mantenere inalterata la situazione esistente. Ma tale vincolo non tiene conto che molti di questi territori siano stati abbandonati, siano cresciuti boschi e alcune piante siano morte da decine di anni. I boschi nascono, crescono e invecchiano a prescindere dall’uomo che, con la selvicoltura, li gestisce. L’articolo 142 va modificato. Se quei doppi vincoli restano, blocchiamo tutta la selvicoltura e migliaia di imprese forestali che lavorano nei paesi montani.

Uncem ha già ribadito al Ministro Urso e al Ministro Lollobrigida che il Codice forestale nazionale (con la relativa Strategia) è il punto di riferimento per tutti. I vincoli stanno schiacciando anche le migliori filiere. I sindaci sono in crisi perché le imprese hanno bisogno di assurde autorizzazioni per entrare in bosco, che Commissioni del Paesaggio e Soprintendenze devono rilasciare, quando in queste Commissioni non vi è un solo esperto in grado di fare una valutazione di merito. 

Info

UNCEM – Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani
Via Palestro, 30 – 00185 Roma – tel. +39 06 87390022
e-mail: [email protected]

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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