Si è svolto oggi a Valenza il 2° incontro tra Regione Piemonte, organizzazioni datoriali e sindacali per mettere a fuoco la crisi attuale del distretto orafo. Durante il confronto sono stati presentati i dati disponibili del relativi all’utilizzo degli ammortizzatori sociali.
Al 31 dicembre 2024, sono state erogate 2.796 prestazioni, per un totale di 984.099 euro, distribuiti tra 730 lavoratori. Il numero di aziende orafe che ha il sostegno è salito a 131 al 31 gennaio 2025, 1/4 delle imprese del settore, dato evidenzia un peggioramento delle condizioni economiche.
Il prossimo incontro sul tema sarà giovedì 13 febbraio a Torino.
LE PAROLE – L’80% delle aziende artigiane orafe del distretto valenzano lavora in conto terzi, ma la sofferenza colpisce di più le realtà che operano in mono-committenza. Mauro Ordazzo, presidente CNA Alessandria, spiega: “Si tratta di aziende altamente specializzate, certificate, con personale qualificato e capacità produttive in grado di soddisfare le esigenze dei grandi marchi. Tuttavia, questa dipendenza da un unico committente le espone a una fragilità estrema: senza ordini, non c’è lavoro, e senza lavoro il rischio di chiusura diventa reale”.
Così la segretaria territoriale CNA, Stefania Gagliano: “A rendere la situazione ancora più grave è l’assenza di una prospettiva concreta di ripresa. Nelle richieste di ammortizzatori sociali, nessuna azienda ha indicato una data in cui prevede un ritorno degli ordini. Ed è così da mesi. Questo non è un rallentamento momentaneo, ma indica una crisi più profonda”.
