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Ieri il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Tullio DEL SETTE, accompagnato dal Generale di Brigata Gino MICALE, Comandante della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, è giunto ad Alessandria presso la Caserma “Scapaccino”, sede Comando Provinciale, ove è stato ricevuto dal Col. Enrico SCANDONE, Comandante Provinciale di Alessandria.

Dopo una breve visita alla “storica” infrastruttura già sede di Comando Legione Carabinieri sin dal 1925, ha incontrato una folta rappresentanza del personale in servizio presso i Reparti Territoriali e Speciali della Provincia, i delegati della Rappresentanza Militare in forza al Comando Provinciale alessandrino ed i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri.

Nel suo discorso, dopo aver ricordato come il rapporto dell’Arma dei Carabinieri con la comunità alessandrina sia fortemente radicato avendo avuto sostanzialmente origine sin dalla sua fondazione nel lontano 1814, il Comandante Generale ha rivolto al personale di ogni ordine e grado parole di elogio per la professionalità e lo spirito di sacrificio con i quali viene condotta quotidianamente l’attività preventiva e di contrasto ad ogni forma di criminalità, diffusa e organizzata, ed al terrorismo, in modo da rispondere al meglio alle richieste di sicurezza dei cittadini. Al riguardo ha sottolineato come gli importanti risultati conseguiti – che vedono, in generale, un calo significativo dei delitti consumati a fronte di un aumento di quelli scoperti – devono costituire per tutti ulteriore sprone per continuare ad operare sempre meglio a servizio dei cittadini, che in un momento particolare come quello che stiamo vivendo anche in relazione ai recenti attentati terroristici di matrice confessionale che hanno interessato Paesi a noi molto vicini, avvertono sempre di più quel bisogno di sicurezza che è compito primario dell’Arma riuscire a garantire.

Successivamente, ha illustrato le nuove sfide che attendono l’Istituzione, facendo cenno, tra l’altro:

  • all’ormai imminente transito nell’Arma della quasi totalità del personale del Corpo Forestale dello Stato, sottolineandone la valenza anche in relazione alle affinità dei compiti da esso svolti con quelli già appannaggio dei Reparti Speciali dell’Arma quali N.O.E. e N.A.S., in un quadro che vede un accresciuto bisogno di salvaguardare l’ambiente che ci circonda a tutela della salute e del benessere dei cittadini;

  • al ruolo internazionale riconosciuto all’Arma dei Carabinieri, presente in tutti i teatri di crisi – dalla Bosnia al Kossovo, dall’Afghanistan all’Iraq, dalla Palestina all’Etiopia, all’Eritrea, al Centro Africa – quale Forza Armata e di Polizia alla quale ispirarsi nella formazione del personale dei Corpi Armati e di Polizia di molti Paesi in cui si cerca di ristabilire le migliori condizioni per un ordinato vivere civile, proprio per la peculiare capacità di sapere contestualmente operare in simbiosi ed a favore delle comunità.

Infine, ha sottolineato come oggi più che mai sia necessario che ciascun Carabiniere sia consapevole della necessità di continuare ad essere un esempio di onestà e correttezza alla quale il cittadino possa sempre fare riferimento, ribadendo come l’essere di esempio sia prerequisito irrinunciabile di ogni appartenente all’Istituzione.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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