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L’agricoltura sociale, un nuovo modello di welfare, opportunità per rifugiati, detenuti e disabili secondo Coldiretti Alessandria:

L’agricoltura sociale è la nuova frontiera delle campagne italiane dove sono impegnate già oggi oltre mille e cento imprese agricole e cooperative, attorno alle quali gravitano decine di migliaia di rifugiati, detenuti, disabili, tossicodipendenti.
In provincia di Alessandria se ne contano una ventina, anche se la sensibilità nei confronti di questo nuovo modello di welfare è nettamente in crescita.
“Agricoltura sociale vuole dire parlare di produzioni e di economia, vuole dire non solo offrire dei servizi in campo sociale, ma offrire sul territorio prodotti che hanno un valore aggiunto notevole. Un valore aggiunto di cui Coldiretti é consapevole e per cui valuta positivamente l’approvazione e l’avvio della legge sull’agricoltura sociale – afferma il direttore Coldiretti Alessandria Simone Moroni – Sono svariate e diversificate le esperienze di agricoltura sociale: dall’inserimento lavorativo di soggetti con dipendenze, all’agricoltura terapeutica, l’ippoterapia, agli Agriasilo e agli orti per anziani volti a migliorare la qualità della vita e la socialità”.
E i numeri parlano chiaro: quasi sette italiani su dieci (68 per cento) esprimono gradimento per l’Agriospizio dove poter trascorrere la vecchiaia a contatto con la campagna mentre più di tre italiani su quattro (78 per cento) vorrebbero far frequentare ai propri figli una fattoria didattica a contatto con gli animali e le piante coltivate.
“Nelle aree rurali come in quelle periurbane – aggiunge il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – stanno nascendo esperienze molto diversificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza, all’agricoltura terapeutica, con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità”.
Una opportunità che finalmente ha trovato il sostegno di una legge nazionale sull’agricoltura sociale che entra in vigore il prossimo 23 settembre e che definisce una cornice comune, da valorizzare e promuovere anche nei nuovi PSR che accompagneranno lo sviluppo delle aree rurali fino al 2020. Un provvedimento, che come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio inviato per la giornata dell’agricoltura promossa dalla Coldiretti ad Expo, “è importante soprattutto per tutti quei giovani imprenditori e cooperatori sociali che, attraverso l’attività agricola, aiutano le persone svantaggiate e in difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro, offrendo loro sostegno e opportunità concrete di riabilitazione, nell’ambito di un progetto di solidarietà e inclusione sociale.”
“E’ nato un nuovo modello di welfare che vede l’agricoltura protagonista con progetti imprenditoriali dedicati esplicitamente ai soggetti più vulnerabili che devono fare i conti con la cronica carenza dei servizi alla persona” ha aggiunto il direttore Moroni nel sottolineare che “si tratta di una svolta epocale con la quale si riconosce che nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”.
“L’agricoltura sociale è la punta più avanzata della multifunzionalità che abbiamo fortemente sostenuto per avvicinare le imprese agricole ai cittadini e conciliare lo sviluppo economico con la sostenibilità ambientale e sociale” ha concluso il presidente della Coldiretti alessandrina Roberto Paravidino.

Esperienze di agricoltura sociale in provincia di Alessandria:

• Attività ludiche psicomotorie – Az. “Terre Sparse” – Carpeneto;
• Percorsi non vedenti – “Cascina Goretta” – Cereseto;
• Laboratori per persone disabili – “Cascina Trapella” – Casale M.to; “Poggio del nonno” – Casasco;
• Lavori socialmente utili – “Pitarresi Giuseppe” – Casale M.to; “Molino del Conte” – Villamiroglio; “Ardizzina” – Casale M.to; Soc. Coop. Multiservizi – Castellazzo B.da;
• Ospitalità richiedenti asilo politico – “Agriturismo Lo Casale” – Arquata Scrivia; “Agriturismo Cascina Allodola” – Sezzadio;
• Agrinonno – “Agriturismo Repetto” – Cantalupo Ligure; Az. Agr. “L’orto dei nonni” – Cavatore;
• Accoglienza ragazzi di comunità – “Agriturismo Le Piagge” – Ponzone;
• Accoglienza – “Cascina degli Ulivi” – Novi Ligure; Coop. Agr. “Vallenostra” – Mongiardino

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