Serpeggia il malumore tra il personale in servizio nella Casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino. Ed il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria da voce al malessere degli Agenti, auspicando rapidi provvedimenti da parte del Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziari del Piemonte e del DAP di Roma.

Così spiega il segretario per il Piemonte del SAPPE, Vicente Santilli: “Da circa 3/4 mesi il SAPPE ha constatato che da parte della direzione di Torino non vengono più date risposte ai sindacati sulle documentazioni. Per esempio l’organizzazione di alcuni uffici; i turni agevolati, le richieste di congedo, il cambio turno, l’esposizione dei fogli di servizio. Per non parlare di situazioni delicate, come assistenza al coniuge. Il comandante titolare non è sempre presente, mentre a Torino serve una figura stabile, in grado di mantenere l’equilibrio richiesto per il buon andamento della struttura”.
Poi il sindacalista prosegue: “C’è il caso di un Agente scelto, convivente di un’impiegata amministrativa del carcere, attualmente in sedia a rotelle per un incidente, per cui è stato richiesto verbalmente un posto di servizio esterno, più soddisfacente per aiutare la propria compagna nelle esigenze quotidiane. Una situazione comprensibile, ma ad oggi la sua richiesta non ha avuto alcun riscontro”.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, assicura pieno sostegno alla richiesta della Segreteria sindacale regionale: “Alcune settimane fa, in un incontro al carcere di Cuneo, il SAPPE presentò questa situazione al Sottosegretario alla Giustizia Delmastro. Ad oggi non abbiamo avuto riscontri, ma conoscendo la sensibilità del Sottosegretario, siamo certi che vorrà fare in modo che la Direzione del carcere di Torino ristabilisca corrette relazioni sindacali, valutando con particolare attenzione le legittime e comprensibili esigenze del personale dipendente”.
