La situazione presso la Casa Circondariale di Marassi, a Genova, ha ormai raggiunto livelli di criticità non più sostenibili. Lo denuncia il SAPPE che chiede ai vertici dell’Amministrazione di avviare un’importante sfollamento della popolazione detenuta, potenziando l’organico della Polizia Penitenziaria. Spiega Vincenzo Tristaino, segretario regionale per la Liguria: “La situazione è allarmante e, se regge, è solo grazie al personale in servizio. Pensate che è stato recuperato un altro pacco lanciato dall’esterno, con oltre 200 gr di droga e un paio di telefoni. In 2 giorni hanno tentato di introdurre 20 cellulari e 1/2 kg di droga. Ma il fatto più grave è avvenuto martedì, quando un detenuto 20enne ha cercato di strangolare il compagno di cella: solo grazie al tempestivo intervento dei poliziotti si è evitata la tragedia”.

La situazione, oltre ad incidere profondamente sulla sicurezza, compromette in modo grave la qualità del lavoro degli operatori, ormai stremati e sotto costante pressione. Proprio in tale ottica il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, si è appellato ai vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria per richiedere con urgenza lo sfollamento dei detenuti potenziando, contestualmente, l’organico di Polizia Penitenziaria. Parimenti esprime apprezzamento per un Ordine del Giorno presentato in Consiglio Regionale (da Forza Italia) e di una interrogazione parlamentare del senatore Maurizio Gasparri per riaprire, a Genova, il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria, chiuso da un discusso Decreto del Ministro della Giustizia del 2 marzo 2016: “L’accorpamento del Provveditorato regionale della Liguria a quelli di Piemonte e Valle d’Aosta ha creato numerose e pesanti criticità, così come avvenuto anche nelle altre 4 regioni sede di Provveditorati soppressi. L’inefficacia di tali accorpamenti è stata segnalata a più riprese dai sindacati della Polizia Penitenziaria. E non a caso il Governo ha già deciso la riapertura di Perugia e Pescara. Ora si deve fare lo stesso con il PRAP di Genova”.
