Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Emanuele Locci, presidente del Gruppo di Fratelli d’Italia e rappresentante di minoranza nel Comitato per la Governance del Controllo Analogo delle società partecipate.
L’iniziativa, formalizzata con atto completo di criteri organizzativi, tempi certi e impegno alla pubblicazione degli esiti, nasce dall’esigenza di fare piena luce su una stagione caratterizzata da troppe opacità e questioni irrisolte: «Chiedo una Commissione speciale d’indagine su tutto il Gruppo AMAG (2015–2025): un lavoro serio, documentato e pubblico, per ricucire il rapporto tra Palazzo e città. Vado avanti, senza paura. Negli ultimi anni si sono accumulati fatti poco chiari che impongono un approfondimento trasversale e indipendente del Consiglio Comunale, a partire dai presunti errori tariffari e conseguente svalutazione patrimoniale per oltre 15 milioni di euro; agli accordi transattivi ritenuti in contrasto con l’interesse aziendale, con presunti danni erariali per molti milioni; ai frazionamenti negli affidamenti in potenziale contrasto con la normativa; ai milioni di euro in consulenze, spesso non adeguatamente motivate, alla vicenda della centrale a biomasse di Aulara, costata quasi 2 milioni di euro senza che l’impianto abbia mai funzionato; ai lunghi periodi di assenza delle figure preposte all’anticorruzione; ad un quadro generale di scarsa trasparenza nella gestione e nella comunicazione verso il Consiglio e la cittadinanza. La città non può vivere di mezze verità. Quando in gioco ci sono servizi essenziali e risorse pubbliche, il dovere della politica è accertare, capire, correggere. Per questo proponiamo una Commissione con poteri di audizione e acquisizione atti, tempi definiti e un impegno preciso: una relazione finale dettagliata e pubblica. Solo così possiamo riconciliare la politica con la città e ripristinare fiducia e responsabilità. Chi ha operato correttamente non ha nulla da temere; dove emergeranno errori o responsabilità, dovremo indicare correzioni e azioni conseguenti. Chiedo a tutte le forze politiche di sostenere questa iniziativa: la trasparenza non ha colore».

La proposta di deliberazione stabilisce – Durata: 120 giorni (prorogabili una sola volta di 60); Composizione: 7 consiglieri, 4 di maggioranza e 3 di minoranza con Presidenza assegnata alla minoranza; Poteri: acquisizione documentale, audizioni interne ed esterne, sopralluoghi; Esito: relazione conclusiva da discutere in Consiglio e pubblicazione integrale tramite gli strumenti ufficiali del Comune.
