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Mezzo miliardo di euro di soldi pubblici. La bufera giudiziaria e la più clamorosa deroga alle regole e alla normativa

Alessandria e la sua provincia si preparano a trarre vantaggio dall’evento per il rilancio  del suo territorio. Per il momento la strada è lastricata di buone intenzioni

PRIMO-GREGANTIExpo 2015, un’occasione planetaria per far conoscere il meglio di un Paese. Per il momento la notorietà è arrivata per le inchieste e quella che è stata nominata la nuova tangentopoli. Il poeta francese Chenier diceva: “Facciamo pensieri nuovi su versi antichi” per definire il neoclassicismo, noi facciamo pensieri antichi su versi antichi perché i personaggi sono sempre gli stessi, quelli della tangentopoli di Di Pietro e del pool di mani pulite. Ci si chiede perché Primo Greganti, Gianstefano Frigerio, Luigi Grillo abbiano avuto accesso agli affari, già condannati in via definitiva ma nessun ostacolo a partecipare all’assegnazione di lavori pubblici.
La storia è quella di sempre, appalti truccati e tangenti, i reati ipotizzati sono quelli di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, alla turbativa d’asta, alla rivelazione ed utilizzazione di segreti d’ufficio ed al traffico di influenze nell’ambito di appalti pubblici. Oltre ai suddetti noti alle aule di giustizia, nell’inchiesta sono coinvolti Angelo Paris, direttore generale divisione costruzioni e demolizioni di EXPO 2015 spa, Antonio Giulio Rognoni, amministratore delegato di Infrastrutture Lombarde, le imprese Giuseppe Maltauro spa, Sogin spa e Manutencoop Facility Management.
Secondo il dossier di Sergio Santoro, l’Autorità garante per la vigilanza dei contratti pubblici – pubblicato dal quotidiano “La Repubblica” l’affaire Expo si aggira su mezzo miliardo di euro di soldi pubblici, messo in piedi con la più grande deroga nella storia della repubblica italiana: sono ben 82 le disposizioni di legge abrogate ad hoc, sono state escluse l’Autorità garante e la Corte dei Conti, 72 gli appalti concessi senza applicazione del bando; insomma si è creata la terra di nessuno con la scusa dell’emergenza, come se l’expo fosse una calamità naturale piuttosto che un evento programmato. Senza regole, controlli e applicazioni delle leggi, la terra di nessuno ha fatto gola agli amici del quartierino Italia che ne hanno fatto mambassa.
Il magistrato Raffaele Cantone, il commissario inviato dal premier Matteo Renzi dovrà ora vigilare affinché altre azioni di malaffare non vengano compiute mentre la magistratura e la giustizia faranno il loro lungo corso, nell’anno che ci divide dall’evento le sorprese giudiziarie potrebbero non essere finite.

 

Fausta Dal Monte

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expo-zaragoza-2008Mancano meno di 365 giorni all’inizio dell’Esposizione Universale Milano 2015 – meglio noto come Expo – e cresce costantemente la curiosità nei confronti di un evento che approda nel capoluogo lombardo esattamente un secolo dopo la prima edizione: era il 1906 e il tema della manifestazione era il mondo dei trasporti.
Questa volta la rassegna – dove si parlerà soprattutto di come “nutrire il pianeta” – avrà tutti gli occhi su di sé, visto che è dal 2008 (Saragozza) che manca dall’Europa. Le ultime due edizioni si sono svolte in Oriente: Shangai (2010) e Yesou (2012).
Il tema scelto per l’Expo è sicuramente ambizioso, e dovrebbe richiamare un gran numero di partecipanti: sono attesi anche gli Stati Uniti d’America, che in alcune edizioni del passato hanno preferito declinare l’invito.
Le aspettative in effetti sono sempre molto alte e per i governi si tratta di un costo non indifferente (sia per i paesi organizzatori sia per i partecipanti).
E allora tornando al 2008 – l’ultimo Expo che si è svolto in Europa e in una nazione vicina (anche a livello culturale) alla nostra – l’analisi porta a un netto deficit.
A Saragozza il tema era “L’ acqua e lo sviluppo sostenibile”, che ha chiuso con un bilancio da profondo rosso: un milione e mezzo di visitatori in meno rispetto alle previsioni e circa 30 milioni di euro di perdite.
A preoccupare in modo particolare è il torpore e la crisi delle città al termine della manifestazione stessa: in Spagna diversi padiglioni della manifestazione risultano tutt’ora inutilizzati mentre Shangai è ripiombata in un clima di smog e inquinamento che sembrava destinato a scomparire nei giorni dell’Esposizione Universale.
Il tutto ovviamente finisce sul conto dei governi in carica, che hanno dovuto rispondere degli alti costi per la costruzione delle infrastrutture e spiegare i motivi del flop.
Insomma, occorrerebbe rivedere le previsioni, forse fin troppo ottimistiche, per Milano 2015.

 

Luca Piana

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expo-gate-strutturaLa provincia di Alessandria si prepara ad accogliere i visitatori – italiani e stranieri – che tra poco meno di un anno si recheranno a Milano e provincia per l’Expo 2015, che dovrebbe garantire un indotto finanziario positivo per tutto lo Stivale (in particolare il Nord Italia).
E se Milano al momento sembra piuttosto bloccata, tra scandali, corruzione e poche strutture effettive già installate (su tutte l’Expo Gate davanti al Castello Sforzesco), in provincia si sta provando a capire come agire per attirare l’attenzione e convincere i visitatori a visitare il Basso Piemonte. Si parte proprio da Alessandria, dove le sedi locali delle associazioni nazionali (tra cui Confagricoltura e Rotary Club) sono già operative con riunioni e trattative per avere uno stand (o uno spazio) all’Expo.
L’idea è comunque di accogliere gli ospiti nel territorio, ed è per questo che è stato attivato un “Piano Strategico” di Alessandria (2013-2020) con il chiaro intento di primeggiare anche all’esposizione universale. “Per il nostro territorio Expo 2015 è un’occasione da non perdere” ha spiegato l’ex vicesindaco Paolo Bonadeo, che sta legando le eccellenze culturali di Alessandria alla grande forza trainante dell’esposizione universale. Sono ancora top secret i progetti, anche se è chiaro che qualcosa bolle in pentola. Stessa situazione anche ad Acqui Terme, dove si è comunque deciso di puntare su altre zone oltre provincia. Tortona, Acqui e Alba sarebbero infatti intenzionate a realizzare un progetto comune per il rilancio della cultura. Tortona punterebbe soprattutto sugli scavi risalenti all’età romana, Alba sul vino e Acqui sulle terme con la possibilità di rievocazioni storiche. “Al momento il tema centrale sarà l’antica Roma: organizzeremo combattimenti di gladiatori e pacchetti per cene con cibo dell’età romana, per restare fedeli all’obiettivo principale dell’Expo 2015 (Nutrire il pianeta)” ha detto Enrico Bertero, primo cittadino della città termale. “Tortona può diventare la porta di accesso che porta a tutti i percorsi del gusto” è la replica dell’amministrazione comunale tortonese, che punterà forte soprattutto sulla vicinanza con Milano. Enogastronomia e tour delle colline del Gavi è la proposta che arriva da Novi Ligure, che da diverse settimane è al lavoro con un tour operator torinese per la realizzazione dei pacchetti. Un trittico per Ovada: la nuova giunta comunale, su indicazione dei predecessori (l’area politica è rimasta la stessa) punterà forte su “Vino, Formaggi e Olio”. Ancora sconosciute le iniziative che saranno create ad hoc per la promozione.

 

Luca Piana

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ACQUI-TERMEIn attesa dell’Expo 2015 la città termale e tutto l’acquese si sta organizzando per offrire una serie di pacchetti turistici. Da maggio ad ottobre il territorio si trasformerà in una vetrina senza precedenti dove dovrà essere vincente il connubio vino e terme immersi nella splendida cornice dell’alto Monferrato. “Nutrire il pianeta, energia per la vita” è l’argomento che si affronterà all’expo ed il cibo farà da contorno a tutte le iniziative locali. La città di Acqui potrà puntare dunque sull’enogastronomia ospitando i turisti con banchetti realizzati seguendo le antiche ricette romane reperite nel nostro territorio, in accordo con ristoratori ed albergatori della città. Ad ottobre 2015 poi ci saranno CioccoExpo, Acqui & Sapori e la fiera del tartufo; non mancheranno i pacchetti museali con la visita guidata di alcuni Castelli nelle immediate vicinanze della città, tutti risalenti ai secoli XVII e XVIII, e la visita al “giardino formale” di Villa Ottolenghi; previsto poi un itinerario che coincide con la visita di tre città Tortona, Acqui Terme e Alba, un territorio che dal basso Piemonte alle Langhe, è ricco di tesori storici ed archeologici degni di nota; l’estate ‘15 coinciderà con l’arrivo, tra giugno ed agosto, della biennale d’incisione e la mostra antologica dedicata a Pablo Picasso. Un altro percorso sarà di tipo spirituale, in merito al bicentenario della nascita di Don Bosco, avvenuta il 16 Agosto 1815 a Castelnuovo, quindi è previsto un itinerario alla scoperta dei centri salesiani di Mornese e Nizza Monferrato, comuni entrambi situati a pochi chilometri da Acqui Terme e rientranti, peraltro, nella diocesi di Acqui Terme.

 

Giampy Grey

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