Le piogge, la nebbia e l’abbassamento delle temperature trasformano le nostre strade, richiedendo un adattamento immediato delle abitudini di guida. Il primo, fondamentale, pensiero va all’aderenza.

È vitale comprendere che la superficie stradale in autunno può diventare inaspettatamente scivolosa. Le prime gocce d’acqua che cadono dopo un periodo asciutto si mescolano con la polvere, i residui d’olio e la gomma depositata sull’asfalto, creando una pellicola viscida estremamente pericolosa. A questa si aggiungono le foglie cadute che, una volta bagnate e pressate, si comportano esattamente come una lastra di ghiaccio a bassa velocità. Di fronte a questi fondi insidiosi, è d’obbligo adottare una guida fluida e gentile. Bisogna evitare qualsiasi azione improvvisa: sterzate brusche, frenate violente e accelerazioni decise sono i principali nemici del controllo. È consigliabile sfruttare il freno motore per rallentare in modo graduale e progressivo, garantendo agli pneumatici il tempo necessario per trovare e mantenere il grip.

Altrettanto cruciale è la gestione della visibilità, compromessa da nebbia, pioggia battente o dalla riduzione delle ore di luce. In presenza di scarsa visibilità, la prima azione è accendere gli anabbaglianti e, se necessario, i fendinebbia anteriori. Va ricordato che i fari abbaglianti sono inefficaci nella nebbia, riflettendo la luce sulle particelle d’acqua e creando il fastidioso “muro bianco”. L’uso del fendinebbia posteriore richiede particolare cautela: la sua luce intensa va attivata solo quando la visibilità scende drasticamente (sotto i 50 metri) e va spenta non appena la situazione migliora o ci si trova in coda, per non abbagliare inutilmente chi segue. Una verifica rapida, inoltre, deve riguardare lo stato dei tergicristalli e il livello del liquido lavavetri, che in autunno dovrebbe contenere una componente antigelo in vista dei primi freddi notturni.

Infine, l’elemento che più di ogni altro può fare la differenza è lo spazio. In condizioni critiche, lo spazio di frenata si allunga inevitabilmente. La regola aurea è quella di aumentare drasticamente la distanza di sicurezza dal veicolo che precede, a volte raddoppiandola o triplicandola. Questo margine aggiuntivo non solo fornisce un cuscinetto vitale in caso di emergenza, ma permette anche di guidare in modo più rilassato e meno reattivo, prevenendo quelle manovre azzardate che spesso sono causa di slittamenti. Guidare in autunno è una questione di pazienza: rallentare e prevenire sono le tecniche più efficaci per arrivare a destinazione in piena sicurezza.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

0 0 voti
Valutazione articolo
Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
0
Vorremmo sapere cosa ne pensi, scrivi un commento.x