La Polizia Penitenziaria del carcere di Saluzzo è intervenuta con prontezza, sequestrando il drone, presumibilmente utilizzato per introdurre materiale illecito all’interno del carcere, e mettendo in sicurezza l’area con tutte le misure necessarie. Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del SAPPE, evidenzia come, ancora una volta, “il lavoro degli agenti si è dimostrato fondamentale per garantire ordine, sicurezza e legalità all’interno delle strutture penitenziarie. Complimenti a tutto il personale in servizio!”
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, denuncia che l’ingresso illegale di cellulari, anche tramite droni, è continuo, ricordando che il SAPPE chiede da anni nuovi provvedimenti per bloccare i dispositivi tecnologici nei reparti detentivi, ma il problema persiste, perché i sequestri sono all’ordine del giorno. Capece sottolinea che, nonostante nel Codice penale sia stato introdotto un reato specifico, con pene dai 1 ai 4 anni, la situazione non migliora. Propone quindi soluzioni drastiche, come la schermatura degli spazi dove sono presenti detenuti, per impedire l’uso di telefoni cellulari e smartphone.
IL COMMENTO – Capisco che schermare una prigione sia un lavoro lungo e molto costoso, ma un jammer telefonico (disturbatore di frequenze) si trova comunemente su Internet, da 13 a 150 euro. Sarà così difficile metterne qualcuno vicino alle celle?
