JOHANNESBURG (SUDAFRICA) (ITALPRESS) – “Ho trovato disponibilità da parte del presidente degli Stati Uniti, abbiamo fatto una telefonata abbastanza lunga anche con il presidente della Finlandia Stubb. Penso che il lavoro che i nostri sherpa stanno facendo, oggi a Ginevra, segua questo intendimento”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa a Johannesburg. “Chiaramente noi abbiamo sempre tutti lavorato per la pace dall’inizio di questo conflitto, lo abbiamo fatto sostenendo l’Ucraina nella sua capacità di resistere rispetto ad un conflitto il cui esito, che in molti consideravano scontato, così scontato non era. Abbiamo costruito sul campo quella deterrenza che oggi consente di parlare di pace: penso che lo dobbiamo rivendicare perché è un lavoro che abbiamo fatto tutti quanti insieme”.

“Chiunque lavori per accelerare e arrivare a una pace giusta e duratura, fa un lavoro prezioso: penso che la proposta americana vada letta con questa lente. Ovviamente il piano americano è una base di discussione per arrivarci, serve appunto una discussione che è quella che stiamo intavolando con i nostri partner europei, con la Nato, con gli americani e con gli ucraini ha aggiunto la presidente del Consiglio – nel piano americano ci sono alcuni punti che sicuramente vanno discussi: la questione dei territori, la questione del finanziamento per la ricostruzione, la questione dell’esercito ucraino, ma ci sono anche molti punti che considero particolarmente positivi, in tema soprattutto di garanzie di sicurezza, dove c’è messo nero su bianco il coinvolgimento diretto anche degli Stati Uniti, in una proposta di garanzia di sicurezza che riprende un’idea che all’inizio fu italiana ,cioè di garanzia di sicurezza basate sul modello dell’articolo 5”,

Poi la premier ha concluso così: “Penso che si possa fare un lavoro positivo, siamo sicuramente tutti impegnati per arrivare ad una proposta il più possibile vicina a quello che serve per avere un’Ucraina indipendente e sovrana, e per avere una sicurezza anche per l’Europa. Non credo che il tema sia lavorare su una totale controproposta: ci sono molti punti che sono condivisibili nel piano che noi stiamo leggendo. Anche per un fatto di tempo e di energia, penso che abbia più senso lavorare sulla proposta che c’è e concentrarci sulle questioni che sono davvero dirimenti.

foto: screenshot video Palazzo Chigi

(ITALPRESS)

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