Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato di Emanuele Locci, presidente del gruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale
CONTI IN ROSSO – “Il Bilancio consolidato 2024 del Comune di Alessandria fotografa una situazione di grande difficoltà: conti in rosso, debiti ancora molto alti e partecipate dove il risultato viene cosmetizzato con manovre straordinarie e artifici fiscali. La maggioranza di centrosinistra ha persino bocciato la mia mozione che chiedeva correttezza contabile, trasparenza e premi parametrati su risultati effettivi e misurabili.”
PERCHE’ IL VOTO CONTRO – “I numeri sono chiari: il Comune chiude in perdita di 16,68 milioni di euro (nel 2023 c’era un utile di +21,4 milioni); in un solo anno il patrimonio netto scende da 288,9 a 250,9 milioni (–38 milioni); la cassa cala da 27,3 a 20,1 milioni (–7,2); i debiti restano a 301,3 milioni. Non sono dettagli per addetti ai lavori: sono fatti che riguardano la tenuta dei conti e dei servizi essenziali pagati dai cittadini”.
IL NODO AMAG. “Sul perimetro delle partecipate, in particolare Gruppo AMAG, occorre parlare chiaro. Il 2024 viene presentato con un utile di 798 mila euro, ma regge solo grazie a un beneficio fiscale di gruppo (1,862 milioni) legato al recupero delle tasse pagate in più negli scorsi anni. Senza questa dote fiscale – che non è efficienza industriale né qualità del servizio – AMAG chiuderebbe in perdita di circa 1 milione e 65 mila euro. È aritmetica, non opinione. Se vogliamo ristabilire la verità dei conti, questo va spiegato ai cittadini e scritto con trasparenza nelle note allegate ai bilanci: l’utile è un effetto contabile, il risultato “pulito” del gruppo è negativo”.
PARTITE PREGRESSE E DANNO FISCALE – “Come ho documentato in Commissione e in Aula, nel ciclo idrico il ricalcolo del cosiddetto ‘bollettone’ ha generato ricavi da rettificare e tasse pagate su utili inesistenti; nel gas, i conguagli regolatori hanno prodotto effetti analoghi. Ammesso e non concesso che quest’opera di rettifica sia corretta, e non un tentativo di svalutare il valore patrimoniale delle società del gruppo in vista di future privatizzazioni, il danno è definitivo: ci sono circa 2 milioni di euro di imposte pagate negli anni precedenti che non sono più recuperabili. Anche su questo, nei conti non si dà atto: un’ulteriore mancanza di trasparenza”.
CASO IMPIANTO AULARA – “Qui abbiamo una svalutazione di 1.024 milioni, ulteriori accantonamenti a fondo rischi nell’ordine di un altro milione, e criticità tecniche e localizzative che rendono l’asset, di fatto, inutilizzabile per le finalità previste. È un fallimento tecnico-gestionale che pesa sui conti e che esige chiarezza piena sull’intera catena decisionale.”
ACCORDO TRANSATTIVO AMAG–ALEGAS – “Si è scelto di chiudere a 4 milioni, su un credito di 6 milioni, con compensazioni infragruppo che devono essere rappresentate correttamente nei bilanci e passare dagli organi di controllo. Su temi così sensibili non si procede senza un passaggio chiaro e tracciato nelle sedi competenti: anche di questo non c’è traccia nei documenti”.
MOZIONE BOCCIATA – “Con la mia mozione ho proposto cose semplici e di buon senso: trasparenza integrale, con un prospetto pubblico di riconciliazione per ogni società (da EBITDA a utile netto) che separi in modo netto gestione caratteristica, poste straordinarie e benefici fiscali; verità nei numeri prima delle scelte, con un audit indipendente sul perimetro AMAG e trasmissione degli atti a chi di dovere, se emergono profili di danno erariale; premi solo su risultati veri, con un sistema di incentivi legato a KPI oggettivi (utile/EBIT al netto delle una tantum, qualità del servizio, incassi/cash conversion, riduzione contenziosi, raggiungimento degli obiettivi assegnati) e clausole di clawback in caso di rettifiche o errori”.
CONCLUSIONI – “La maggioranza di centrosinistra ha preferito votare contro questa linea di trasparenza, responsabilità e rigore. È una scelta politica: la rispetto, ma la contesto perché non tutela l’interesse pubblico. Noi continueremo a fare opposizione seria e determinata: i conti devono essere corretti, comprensibili e veritieri. Dire che il Comune è in salute mentre il consolidato 2024 segna –16,68 milioni, che il patrimonio scende di 38 milioni e che AMAG sta bene’ solo grazie a 1,862 milioni di un effetto puramente fiscale, non è corretto. Ai cittadini vanno dette le cose come stanno: oggi i numeri impongono prudenza, trasparenza e scelte coraggiose, per rimettere in carreggiata il gruppo e proteggere i servizi”.
