Inaugurato qualche giorno fa al Pronto Soccorso Pediatrico dell’Ospedale Infantile di Alessandria il nuovo “Bosco dei sogni”, allestimento artistico firmato da Silvio Irilli, nell’ambito del progetto “Ospedali a colori”, che trasforma la paura in meraviglia e l’attesa in incanto. Promosso dalla Fondazione Uspidalet, costituisce un importante tassello che si inserisce nel più ampio progetto di riqualificazione del ‘Cesare Arrigo’ e, soprattutto, una risposta concreta dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Alessandria alla nuova strategia della Regione Piemonte, che ha posto l’umanizzazione dei Pronto Soccorso al centro delle proprie politiche sanitarie. 
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=lXSC7Oc1Ia4

L’inaugurazione del ‘Bosco dei sogni’ col taglio del nastro

L’opera si estende su oltre 200 mq e porta colori, paesaggi sereni e personaggi fantastici lungo le pareti e i soffitti di corridoi, sale mediche e stanze di degenza del Pronto Soccorso Pediatrico, coinvolgendo le 2 sale d’attesa. Le ambientazioni dei pannelli, fatte di colline, vigneti e castelli, traggono ispirazione dal territorio alessandrino e si popolano di animali che parlano con gli occhi, stimolando curiosità, gioco e immaginazione dei piccoli pazienti e aiutandoli a ritrovare un po’ di leggerezza, anche in un momento di fragilità. Tutto è stato realizzato con materiali lavabili e igienici

Enrico Felici, direttore del reparto

LE PAROLE – Così Enrico Felici, primario di Pediatria e DEA pediatrico dell’Ospedale: Il nostro obiettivo è prenderci cura dei bambini in ogni fase del percorso, garantendo interventi tempestivi, sicuri, ma anche un’attenzione costante all’aspetto relazionale ed emotivo, fondamentale in un contesto pediatrico.  L’Ospedale Infantile svolge un ruolo centrale come hub pediatrico regionale, sia per l’emergenza-urgenza che per la specialistica. Ogni anno accoglie oltre 20.000 bambini, offrendo assistenza continuativa, giorno e notte, con una équipe pediatrica e multidisciplinare altamente qualificata”.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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