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Su un terreno di gioco piuttosto brutto (il sintetico del ‘Mannucci’ sarebbe quasi da cambiare) la Juventus U23 gioca una gara di personalità e impone lo 0-0 alla seconda in classifica, quel Pontedera che fin qui ha dimostrato con i numeri di essere la squadra migliore di tutte dietro il Monza stellare. Ci voleva un prestazione confortante così, soprattutto dopo due sconfitte di fila che avevano minato le certezze del giovane gruppo juventino. Come dice il punteggio la partita è stata equilibrata, anche se la Juve ha giocato meglio degli avversari nel primo tempo e ha costruito più occasioni da rete. Ora in classifica i granata toscani sono ancora secondi a 42 punti (-17 dalla capolista) mentre i bianconeri piemontesi sono al 13° posto a quota 29 (-3 dalla zona playoff), ma con 14 partite ancora in calendario tutte le prospettive sono aperte per le posizioni finali. 

LA PARTITA – Torna al 3-5-2 Maraia, Pecchia risponde col 4-2-3-1, dando fiducia a Dragusin in difesa dal 1′. Parte forte la Juve: al 3′ un diagonale sinistro di Brunori esce di poco, al 4′ Portanova impegna il portiere Sarri a terra, al 16′ risponde De Cenco, ma il suo sinistro da 22 metri trova pronto alla deviazione Loria. Poi un lungo periodo di confusione in mezzo al campo, agevolata dal brutto campo, e forse questa è una delle ragioni dell’imbattibilità casalinga del Pontedera. Al 45′ un tiro sbagliato di Marchi diventa un assist per Frabotta, ma il sinistro è largo.
La ripresa comincia con un’occasionissima per i padroni di casa: al 1′ su calcio d’angolo l’ex-Alessandria Piana stacca di testa e colpisce la traversa, poi la palla resta lì, fra le mani di Loria; al 63′ un rasoterra di Barba impegna Loria a terra, poi al 69′ un sinistro di Del Sole su punizione passa alto sulla traversa. Al 78′ bel cross di Rafia, entrato da poco, che impegna Sarri in uscita volante; all’83′ bella palla dentro del franco-tunisino per Vrioni, ma l’italo-albanese non trova il pallone. Pericolo scampato per i toscani. La Juve chiude in attacco, ma il Pontedera non rischia. Risultato giusto. Game over.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.