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60 anni di onorata storia non sono certo pochi, ma non sembra affatto dimostrarli. Del resto, chi non ha mai giocato almeno una volta al mitico calciobalilla in un bar, in una sala giochi, oppure all’interno di uno stabilimento balneare? Chiamato spesso anche “biliardino”, da tempo non è più solamente un classico gioco per il tempo libero, ma viene considerato in tutto il mondo un vero sport, come testimoniano i vari club, scuole, associazioni nazionali e federazioni. Andando nello specifico, gli 11 “omini” a disposizione per ogni squadra sono distribuiti in uno spavaldo schieramento 2-5-3, mentre per quanto riguarda il portiere esistono due vere e proprie scuole di pensiero: l’impugnatura della mano sinistra con polso tenuto in maniera “normale” (più rassicurante e naturale) oppure volutamente “rovesciato” (decisamente più anticonformista, anche se in realtà più scomodo da gestire). Ciò che non tutti sanno, però, è che a inventare il calciobalilla è stata la ditta Garlando di Spinetta Marengo: come ama spesso ricordare il titolare Giuseppe, dopo tanti anni “non fa più quasi effetto assecondare richieste sempre più strane, che arrivano un po’ da tutto il mondo: ci chiedono non solo quelli semplicemente colorati, ma anche quelli tigrati, leopardati e addirittura mimetici”.

Gianmaria Zanier

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