Brutto ritorno per Moreno Longo allo stadio ‘Stirpe’, dove costruì la promozione in A del Frosinone 17-18: la sua Alessandria è crollata davanti ai giallo-azzurri ciociari, travolta da 3 reti e con 1 espulso. Ma per fortuna anche le altre di fondo classifica hanno perso, a parte il Pordenone che è molto staccato, e le cose sono rimaste com’erano, abbassando di fatto la quota-salvezza necessaria per restare in serie B, ormai più vicina ai 35 punti che ai 40.
Una partita, quella di oggi, affrontata con 8 assenti fra i grigi, che una volta di più hanno mostrato i limiti fisici e tecnici della squadra, noti ormai da tempo. L’applicazione, l’aggressività e la cattiveria agonistica talvolta non bastano a colmare le differenze, e quando si resta in 10 le difficoltà  aumentano: Lunetta ha preso 2 ‘gialli’ in 23′ ed è stato espulso, provocando anche il rigore poi parato da Pìsseri a Ciano. Ma l‘inferiorità numerica ha penalizzato la formazione piemontese, sotto 1-0 prima dell’intervallo.
Cambiato modulo nella ripresa, l’Alessandria ha pure provato a segnare, ma col passare dei minuti sono arrivate 2 ‘papere’: gli errori di Pìsseri su 2° e 3° gol del Frosinone, evento rarissimo per un portiere che ha nelle mani, in positivo, la promozione dello scorso anno e buona parte della classifica attuale. E c’è stato anche il tempo di vedere all’opera i nuovi Barillà e Ariaudo e il convalescente Marconi, tutti troppo lontani da una condizione accettabile. Risultato condizionato dall’espulsione. 

GLI EPISODI DELLA GARA

  • 6′ – Di Gennaro salva sulla riga di porta una conclusione di Zerbin.
  • 23′Lunetta atterra Zampano in area: rigore e 2° giallo, espulso.
  • 25′Pìsseri vola a destra e para il sinistro di Ciano dal dischetto.
  • 37′ – angolo Frosinone, Barisic di testa la mette a fil di palo, 1-0.
  • 52′Chiarello ruba palla, va e tira, ma non trova la porta.
  • 58′ – Gatti per Zerbin, cross per Novacovich, Pìsseri dice no.
  • 74′ – angolo Frosinone, Pìsseri sbaglia l’uscita e Zerbin di testa fa 2-0.
  • 91′ – Pìsseri a spasso fuori area, Canotto gli ruba palla e segna: 3-0.

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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