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No, così non va. Non ci siamo. L’Alessandria di Gregucci, alla terza di campionato, trova la prima sconfitta, forse sul campo più ampia del risultato. Perché il 2-1 per il Lecco non fa una grinza, anzi forse sta stretto ai ragazzi di D’Agostino, che oltre ai 2 gol ne hanno fatto un terzo, annullato per fuorigioco, e hanno colpito un palo con le loro ripartenze micidiali, su cui la difesa mandrogna era sempre in affanno. Di contro la formazione ospite, aggressiva sì, ma molto confusionaria, ha fatto solo 2 tentativi di tiro in porta: una rovesciata di Corazza (alta) dopo un’ora di gioco e il gol di Mora (poi espulso) nel finale. Troppo poco per una squadra che vuole vincere il campionato. 
Per carità, nulla è perduto e si può ancora arrivare comodamente primi, però si è un po’ ridotto il margine di errore: 4 punti in classifica dopo 3 partite sono pochini, con il potenziale che c’è. Il torneo deve ancora entrare nel vivo, la condizione non è ottimale e gli ultimi arrivi non sono ancora a disposizione, però qualche segnale va dato da parte di una compagine che, a detta di tutti, è la più forte del girone. Si aspettano vittorie. 

IN CAMPO – Schieramenti speculari col 3-4-2-1: per l’Alessandria ci sono Mora al posto di Parodi e Di Quinzio per Chiarello, nel Lecco l’ex D’Agostino schiera gli altri ‘ex’ Celjak e Iocolano rispettivamente difensore e trequartista. La partenza grigia è veloce, aggressiva, prepotente, tanto da costringere i padroni di casa nella loro trequarti. Per 5′. Poi, alla prima uscita nella metà campo ospite, gol: cross di Cauz e Galli anticipa Scognamillo e Cosenza e fa 1-0 al 6′. L’Alessandria prova a reagire, alza il ritmo, ma fa tanta confusione. E non tira in porta. Subisce due contropiedi su cui prima Scognamillo, poi Mora beccano il ‘giallo’. Al 35′ terzo tentativo lecchese ed ecco il raddoppio: Mangni serve Iocolano dentro l’area, controllo e diagonale destro imparabile, 2-0.
Nell’intervallo Gregucci cambia l’inguardabile Scognamillo con il 2002 del vivaio Macchioni, e le cose dietro vanno un po’ meglio. L’Alessandria spinge e al 60′ arriva il 1° tiro (quasi) in porta; una rovesciata di Corazza da centro area che finisce alta. Al 64′ altri cambi: Castellano per Suljic e Chiarello per Arrighini, nel Lecco Capogna rileva Mastroianni. Il copione non cambia: i grigi non tirano e i lecchesi volano in contropiede, e addirittura al 69′ fanno il 3° gol con Capogna con l’azione più bella della partita, ma il nuovo entrato è in abbondante fuorigioco. Gol annullato. Ancora cambi: prima Lora per Galli, poi negli ospiti Rubin per Celìa e l’ultimo arrivo Frediani per l’impalpabile Di Quinzio. Tutti avanti e contropiede del Lecco (80′) che prende il palo, di nuovo Capogna. Poi però la forza e la freschezza dei cambi fanno sperare e all’85′ l’Alessandria segna: cross preciso di Rubin, torre di Chiarello e tiro angolato di Mora che fa 2-1. Si spera. Solo 1′ però: Mora fa fallo a metà campo e becca il 2° ‘giallo’. Espulso. I grigi provano a buttare la palla avanti, che magari qualcosa succede. No. Finisce 2-1 per il Lecco al 95′.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.