Era una sfida importante per la salvezza e ha vinto il Cosenza, senza successi da 15 gare. Per un tempo o poco più l’Alessandria di Longo è sembrata più in partita dell’avversario e poteva raddoppiare. Poi, passata l’ora di gioco, la luce si è spenta, le energie sono calate e il Cosenza di Bisoli (prima vittoria), frustato dalle urla dell’allenatore, ha ribaltato il risultato mostrando più gamba e più voglia di vincere. In classifica la sostanza non cambia: playout fra le due squadre è stato per mesi e così è ancora, con i grigi davanti per differenza reti. Ma sono cambiati i punti, 23 per entrambe, con l’inerzia dalla parte dei calabresi e il vantaggio sulle ultime che si accorcia.
Dopo gli exploit con le grandi i grigi si sono smarriti, perdendo 3 partite di fila, con 7 gol subìti e 2 volte rimontati. Ogni settimana manca un giocatore: Marconi non convocato, in Calabria solo 9 elementi in panchina.
Sono arrivati due giocatori nuovi, Ariaudo e Barillà, è vero, ma bisogna vedere in che condizione fisica sono: il 32enne difensore non gioca da inizio maggio, il 33enne centrocampista ha fatto l’ultima presenza a settembre, poi è stato operato al tendine d’Achille.

LE EMOZIONI DELLA GARA

  • 4′ p.t. – Kolaj pesca Corazza in area, destro improvviso, Vigorito para in corner.
  • 29′ p.t. – angolo di Casarini, testa di Di Gennaro, 1-0
  • 15′ s.t. – angolo di Florenzi, testa di Camporese e 1-1.
  • 34′ s.t. – ingenuo fallo di Parodi, accompagna la palla ma inciampa su Larrivey. L’internazionale Mariani è lì e non ha dubbi, rigore per il Cosenza.
  • 36′ s.t. – lo stesso 37enne argentino Larrivey segna dal dischetto, 2-1.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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