Due partite, zero punti. Dopo le streghe, il volo dalla Torre. Che l’impatto con la serie B sarebbe stato duro si sapeva e la composizione del calendario non ha aiutato. Sulla carta il Pisa poteva essere l’avversario più abbordabile, viste le ambizioni delle altre nelle prime 4 giornate, però anche i nerazzurri dell’ex D’Angelo hanno mostrato un organico superiore e hanno risolto la gara con i cambi. Soprattutto con Lorenzo Lucca, un 21enne fortissimo che firmato il 2-0 finale, uno di grande prospettiva, un potenziale super attaccante pagato 2.100.000 € al Palermo un mese fa. 

LA PARTITA 

I grigi hanno giocato alla pari coi nerazzurri nel primo tempo, chiudendo 0-0 con un paio di occasioni per parte, anche se i padroni di casa sono apparsi più convincenti nella manovra d’attacco soprattutto a ridosso dell’intervallo. Anche nella ripresa la squadra di Longo ci ha provato, ha fallito con Mustacchio l’occasione del vantaggio, poi è arretrata subendo le iniziative nerazzurre. D’Angelo ha fatto i 5 cambi a disposizione in 14 minuti a metà ripresa e ha avuto ragione, girando la partita risolta dalla doppietta di Lucca (80′ e 85′) con due giocate di grande qualità che hanno sottolineato i limiti della difesa alessandrina. Già apparsi evidenti, peraltro, nelle gare con Sampdoria (in Coppa) e Benevento. Bene il solo portiere Pisseri e il solito Parodi.

IL BILANCIO

Dopo la vittoria di Padova (2-0) nella prima partita ufficiale in Coppa, sono arrivate tre sconfitte con 9 reti incassate, addolcite parzialmente dalla tripletta di Corazza. L’assenza dell’infortunato Prestia si fa sentire più del previsto e il guaio fisico che ha fermato Di Gennaro nelle ore della partenza ha aggravato la situazione. Ora ci saranno due settimane piene per definire l’organico, lavorando sulle condizioni di forma e sugli aggiustamenti tattici necessari per arrivare alla salvezza. Alla ripresa del campionato ci sarà l’esordio al ‘Moccagatta’ contro il Brescia di Pippo Inzaghi e Palacio

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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