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Troppo Lecco per la baby-Juve. Gara indirizzata già nei primi minuti, con i padroni di casa avanti di 2 reti e gli ospiti frullati dal ‘vai e vieni’ con la prima squadra, in emergenza per gli infortuni. Poi il terzo gol subìto e l’espulsione di un difensore ad inizio ripresa hanno chiuso la partita, divenuta dèbacle nel finale. Il sonoro 4-0 per i blu-celesti si spiega così.
La cosa positiva, volendo trovarne una, è che la classifica non cambia: la Juventus U23 è sempre al 7° posto con 40 punti, anche se il vantaggio di chi sta davanti in qualche caso è aumentato. Il Lecco, per esempio, con i tre punti conquistati resta 4° ma sale a 47, cioè +6 rispetto ai bianconeri e a -3 dal 3° posto.
Ma non c’è troppo tempo per godere della vittoria o meditare sulla sconfitta: mercoledì si torna in campo. La Juventus U23 ospita il Novara (ore 18) al ‘Moccagatta’, il Lecco non si sposta dal ‘Rigamonti-Ceppi’ dove arriva (ore 15) il Renate, 2° in classifica. 

LA PARTITALecco col 3-4-3, JuveU23 schierata 3-4-1-2. Partenza veloce degli uomini di D’Agostino: al 4′ il pressing porta a recuperare palla vicino all’area juventina, Capogna riceve, si gira e manda di destro nell’angolino, 1-0. Decimo gol per lui nel decimo risultato utile di fila per i suoi. Al 6′ Brighenti su punizione sfiora l’incrocio, ma al 7′ c’è il raddoppio: palla persa a metà campo dalla Juve, Mangni conduce il contropiede e serve Azzi, che dribbla e tira a giro sul 2° palo, 2-0. Dopo un altro paio di interventi facili di Nocchi, la baby-Juve ha l’occasione di accorciare. Stavolta dormono i difensori lecchesi, Marqués ruba palla al 29′, si infila e prova, ma la palla esce di poco.
Nella ripresa il Lecco parte di nuovo forte: al 48′ Nocchi para un tentativo di Mangni dal limite, al 52′ è già 3-0: cross di Celjak, Iocolano salta in testa ad Alcibiade e incorna in rete. Al 61′ Capellini interviene duro su Iocolano e interrompe una ripartenza, rosso diretto. L’intervento in sé non pareva così grave, ma la cosa avviene davanti all’assistente che segnala la cosa all’arbitro. Juve in dieci e gara chiusa. Sigillo finale di Capoferri all’87′: azione condotta da Mangni (migliore in campo), palla comoda per il giovane terzino, diagonale mancino e 4-0.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.