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E’ pronto eccome, il ‘Moccagatta‘. Va bene anche per la Uefa, che ne ha approvato l’utilizzo per l’esordio europeo del Torino il prossimo 25 luglio. Sarà chiusa, però, la curva Nord, perché non ha i seggiolini numerati, quindi la capienza per i tifosi granata sarà di circa 4.000 posti anziché 6.000. Pazienza, ma molto più comodo di Udine, l’alternativa.

Sarà l’esordio europeo per lo stadio mandrogno, pregevolmente ristrutturato dall’attuale dirigenza, stazione appaltante, ricordiamolo, del Municipio, che sostiene (negli anni) la maggior parte delle spese. Quindi non solo campo di casa della Juventus U23, nel campionato scorso e nel prossimo, ma anche del Torino per l’approdo ai preliminari di Europa League, acciuffati per l’esclusione del Milan e l’avanzamento della Roma.

E Alessandria e il ‘Moccagatta‘ tornano protagonisti sui grandi media nazionali, dopo la cavalcata dell’Alessandria in TIM CUP nel ’15-’16 e, in tono minore, il successo degli stessi grigi nella Coppa Italia serie C ’17-’18. Ma il tempo scorre e siamo alla stagione ’19-’20.
E infatti l’Alessandria ha dato il via, stamattina, con una conferenza stampa in cui il neo-portiere Valentini e il tecnico in seconda Martini hanno risposto alle domande dei media.
Poi allenamento a porte chiuse con pochi giocatori, quelli già tornati dalle vacanze.

La nuova squadra è un cantiere aperto, tutta da costruire per quel che si vede, almeno secondo i programmi annunciati. Che non sono da poco. Perché proprio patron Di Masi, qualche giorno fa, parlando dello stadio concesso al Torino per l’Europa, dichiarò alla ‘Gazzetta dello Sport’ che “… il Moccagatta è un impianto da categoria superiore, dove contiamo di approdare già alla fine di questa stagione; stiamo costruendo un’Alessandria competitiva per il salto in serie B”.  Una dichiarazione eclatante e impegnativa.

I programmi infatti sembrano ambiziosi: diesse nuovo, staff tecnico nuovo, squadra da rifare quasi del tutto ripartendo, come disse Artico, “da Gazzi, Prestìa e Chiarello.
Per ora, però, sono arrivati solo il portiere Valentini e il terzino destro Cleur (ancora in Australia) e sono usciti l’esterno Cottarelli (riscattato dalla Pro Patria), il portiere Pop (rescissione) e il difensore Delvino (ceduto alla Virtus Francavilla) che ha portato soldi freschi per il mercato. Già, il mercato. Una parte fondamentale della stagione, con molti giocatori a disposizione, anche a ‘parametro zero’. La dirigenza grigia sembra non avere fretta, ma idee chiare e grande disponibilità economica: pare infatti, secondo i soliti bene informati, che il ‘budget’ per raggiungere la serie B oscilli, considerando anche eventuali interventi di gennaio, fra i 3 e i 5 milioni di euro. Non resta che attendere.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.