Duello fra Donnarumma e Parodi: l'attaccante ternano ha deciso la gara con una doppietta (calciofere.it)

Il ’17’ e il ’99’ della squadra ospite, cioè il trequartista Falletti e il centravanti Donnarumma, hanno deciso la partita con un paio di giocate bellissime al 15′ e al 42′ del primo tempo. Per il resto solita partita ‘sporca’, dominata territorialmente da un’Alessandria volitiva e tenace ma quasi inconcludente per la pochezza del proprio attacco. 

I GOL

  • O-1 Il trequartista uruguagio trova un corridoio impossibile per servire il collega attaccante che, quasi sulla linea di fondo, inventa una giocata di prima sul secondo palo, un pallonetto sul quale Pisseri non può nemmeno tentare la parata.
  • 0-2 Falletti, di nuovo lui, ricama un passaggio di prima intenzione a liberare Partipilo: cross dal fondo, testa di Donnarumma sul secondo palo e gol. Gara in ghiaccio.

IL VAR 

Fra i 2 gol della Ternana ce n’è stato anche 1 dell’Alessandria, annullato dal VAR. Era il 34′ quando un’azione insistita dei grigi ha portato il portiere Iannarilli a chiudere in uscita su Corazza col tap-in vincente di Chiarello. Dopo 2 minuti il Var Banti ha richiamato Camplone alla ‘on-field review’: dopo la sosta al monitor l’arbitro ha concesso la punizione alla Ternana per fuorigioco di Corazza, confermato dalle immagini. Ma il recupero prima dell’intervallo è stato solo di 2′, quando doveva essere almeno il doppio.

LA RIPRESA 

Avrebbe voluto spaccare il mondo l’Alessandria, ma non ne ha avuto la forza.
Al 18′ ha rischiato il terzo gol su colpo di testa di Sorensen salvato sulla riga da Corazza, meglio in difesa che in attacco. Dopo la girandola dei cambi i grigi hanno prodotto lo sforza finale alla disperata ricerca del pareggio, ben consapevoli di quanto pesasse la sconfitta. Di Gennaro al 31′, Chiarello al 32′ e Palombi al 35′ ci hanno provato, con Iannarilli sempre a dire di no. La squadra di Lucarelli era chiusa là dietro e non soffriva nemmeno troppo. Al 42′ uno dei nuovi entrati, Salzano, ha salvato sulla riga di porta un pallone che avrebbe riaperto la gara, ricacciando le speranza dei grigi nel cassetto. Il pubblico ha continuamente incitato i giocatori di casa, ma non è servito.

LE PAROLE

Amare e pesanti quelle di Longo, che ha digerito malissimo la sconfitta. Non ha voluto soffermarsi troppo sulla direzione di gara, sottolineando però i limiti dei suoi: “A volte le partite vengono decise da giocate singole, di qualità, che sono quelle che non abbiamo là davanti. La mia squadra ha fatto il massimo, ma ci manca la capacità di finalizzare tutto il lavoro di costruzione che si fa”. E poi ha puntato il dito su qualche giocatore: Mustacchio è entrato male in partita. Ma se uno sceglie un ragazzino che va a cento all’ora, vuol dire che l’allenamento ha detto quelle cose. E quello che avete visto in partita è quello che ho visto io per tutta la settimana”. Più chiaro di così….

 

 

 

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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