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Due giorni per nascere e morire. Così la Super Lega di calcio ha attraversato le nostre vite. Una meteora. Voleva essere uno spocchioso esercizio di potere per ripianare i debiti e guadagnare di più. E’ riuscita a mettersi contro il mondo intero: il calcio, lo sport, la politica, i governi. L’intrusione della finanza nel mondo del pallone è fallita. 

Ora che è chiaro chi ha vinto e chi ha perso, ci saranno le conseguenze, certamente non indolori per gli ‘integralisti’ dell’iniziativa. E molte teste cadranno, spontaneamente o indotte a farlo. UEFA e FIFA ne usciranno più forti, e magari cambieranno qualcosa.

Ma il problema di base sono i debiti. Enormi. E quando ci sono non si possono nascondere. Ti corrono dietro. E allora si deve rimediare. Come? Riducendo le spese. Non c’è altra strada, come ci insegna la vita. E chi fa impresa sa che non può reggere un sistema che spende l’80% dei ricavi per la ‘forza lavoro’. Tradotto, vuol dire che si spende troppo per i calciatori. Guadagnano troppo, e si sapeva. E’ urgente cambiare.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.