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Dieci gare alla fine, sei in casa, al Moccagatta: qui sta la chiave per arrivare fra le prime 8. Fare punti in casa, sfruttando il fattore campo, sarà il ‘mantra’ da qui a maggio, perchè è troppo importante restare in Lega Pro. In casa l’Alessandria è la seconda miglior squadra del girone, dopo il Bassano, per punti fatti e per rendimento complessivo, ed è pure imbattuta fra le mura amiche, proprio come la formazione dominatrice del torneo. Che, però, sta facendo sempre più cammino a sè, visto il +6 sulla seconda. Ma domenica 23 febbraio qui arriverà il Renate, che dal canto suo è la miglior squadra da trasferta del girone, con 7 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte, 22 punti sui 38 totali. Rendimento strepitoso, migliore di quello in casa, dove invece fatica un po’. Sempre guardando i numeri, il segreto dei lombardi è la difesa (19 gol subìti), la seconda migliore dopo il Santarcangelo (14), ma sicuramente anche il contropiede è letale: quindi la nostra difesa ballerina deve stare molto attenta.
La squadra brianzola ha una struttura particolare ed è gestita collegialmente: due presidenti, un vice, un amministratore delegato e 1 solo consigliere. Più un direttore generale responsabile della gestione. Rivedremo anche una vecchia conoscenza del nostro calcio, il d.s. ‘Gigione’ Abbate, per anni alla Valenzana, bravo, come diceva il ‘pres’ valenzano Omodeo, “a fare le nozze con noci e fichi secchi”. E infatti il Renate di quest’anno sembra proprio l’ennesima impresa di Abbate, visti i costi e la classifica della squadra. L’allenatore è Simone Boldini, uno scudetto col Milan (’78-’79) da giocatore, poi le panchine di Monza, Como, Lugano e Tritium. In squadra tanti giovani di valore, pescati nei prolifici vivai bergamaschi e bresciani, e qualche ‘chioccia’ a guidare e a portare esperienza. Sfida pesante e arbitro importante (in stagione 7 in Prima Div. e 5 nel ‘Primavera’): Antonio Rapuano di Rimini (28 anni) sarà assistito da Giampietruzzi di Chiavari e Barbieri di Bra. (r.b.)

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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