L’obiettivo dello studio SCOAAI, che ha preso avvio all’Ospedale di Alessandria nel reparto Onco-ematologico (in day hospital), è questo: individuare i fattori che possono incidere sul livello di auto-cura (self-care) del paziente oncologico che assume antitumorali orali e del proprio assistente (caregiver).

L’evoluzione della cura

Negli ultimi due decenni l’utilizzo dei farmaci antitumorali orali (AO) per la cura del cancro è notevolmente aumentato, anche a seguito dei molteplici vantaggi ottenuti dai pazienti, tra cui: migliore tollerabilità visti i profili di sicurezza di tali farmaci, maggiore adattabilitàalle attività di vita quotidiana, minore stress collegato alla somministrazione per via endovenosa.
Gli AO sono anche generalmente preferiti dai pazienti per la possibilità di gestire la terapia a casa, evitando ospedalizzazioni. Tuttavia, la letteratura disponibile ha dimostrato che i pazienti che assumono AO sono più esposti a scarsa aderenza perché hanno meno contatto con l’équipe, perché devono gestire i sintomi e gli eventi avversi da soli o anche per dimenticanza nell’assumere i farmaci. Questi pazienti, inoltre, potrebbero incorrere in depressione o disagio emotivo.
A tutto questo si aggiunge che i pazienti che assumono AO necessitano di attuare diversi comportamenti che li aiutino a gestire il trattamento ed evitare complicanze. Questi comportamenti sono stati definiti come comportamenti di auto-cura (self-care).

Lo studio

SCOAAI utilizza strumenti in grado di misurare proprio il livello di auto-cura (self-care) dei pazienti e del proprio assistente (caregiver). In particolare, alcune variabili possono essere associate a un livello di auto-cura più alto o più basso, e la loro conoscenza è importante per guidare degli interventi mirati da parte degli operatori sanitari e migliorare gli esiti del paziente.

I risultati dello studio, quindi, potrebbero migliorare le strategie assistenziali di presa in carico dei pazienti oncologici, in terapia con AO, favorendo interventi mirati per quei pazienti con un basso livello di auto-cura.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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