La settimana scorsa in Regione Piemonte si è parlato di Piano rifiuti.
Al termine delle consultazioni della V Commissione sulla proposta di deliberazione 268, svoltasi nell’Aula di Palazzo Lascaris e cui ha partecipato l’assessore regionale Matteo Marnati, il presidente della V Commissione Angelo Dago ha commentato così: “Abbiamo avuto l’opportunità di approfondire il nuovo piano regionale dedicato a rifiuti e bonifiche ambientali. Ben venga il confronto: le puntualizzazioni ricevute saranno oggetto di valutazione da parte dei commissari e dell’assessore competente nell’iter del provvedimento”.

Le audizioni

  • Oscar Brunasso (Pronatura) – ha trovato poco ambizioso il target di produzione dei rifiuti individuato nel Piano e non in linea con l’andamento dei precedenti piani.
  • Sergio Capelli (Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta) – il Piano avrebbe obiettivi a volte inferiori a quelli già raggiunti dal territorio. La raccolta differenziata porta a porta è una tipologia che può aumentare la sua efficacia se associata alla tariffazione puntuale.
  • Luca Salvai (Consorzio Acea) – bisogna affrontare il problema della gestione non omogeneaa livello locale e delle conseguenze di una liberalizzazione del mercato.
  • Barbara Ruffino  (professore associato Politecnico di Torino) – ha sottolineato la problematica della capacità degli impianti di ricevere i materiali di raccolta differenziata e della qualità stessa di questi materiali.
  • Gabriele Muzio (d.t. di Confapi Piemonte) – ha evocato il principio ‘Chi inquina paga’, elencando le filiere con criticità, tipo quelle dei rifiuti sanitari, degli imballaggi e dei rifiuti tessili.

 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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