L’obiettivo

Uno studio per implementare un programma di attività fisica all’interno del percorso terapeutico di pazienti adulti dializzati e trapiantati.
È questo l’obiettivo di Nephro Walking’, il progetto che infermieri e medici del reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, diretto da Giovanni Demicheli, hanno avviato nelle scorse settimane con il coordinamento dell’Unità di Ricerca delle Professioni Sanitarie inserito all’interno del Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, diretto da Antonio Maconi.

Il principio-guida è il benessere del paziente con patologia cronica: l’obiettivo, infatti, è proprio quello di migliorare lo stato di salute fisico, psicologico e sociale della persona. L’esercizio fisico, è bene ricordare, può essere utilizzato come strategia per trattare la malattia renale cronica, dato che ha un effetto positivo mirato su diversi fattori di rischio, come l’infiammazione cronica, le malattie cardiovascolari, il diabete e l’ipertensione.

Il progetto

Prevede degli incontri di un’ora, con una cadenza di 2 la settimana, che si terranno nel giardino del Centro Riabilitativo ‘Borsalino’ di Alessandria e avranno una durata di circa due mesi e mezzo, per un totale di 22 sedute, comprese quelle teoriche.

Il personale che si occuperà dei pazienti selezionati per lo studio è composto da 6 infermieri, la coordinatrice e un medico nefrologo del Reparto di Emodialisi dell’Azienda Ospedaliera. I componenti hanno partecipato a un percorso di formazione presso l’Associazione NWP Alessandria, permettendo loro di conseguire l’Attestato di “Accompagnatore di Nordic”.

I test e l’attività

Sono in programma test specifici dal medico dello Sport che collabora col reparto, prima e dopo i 3 mesi di studio, per dimostrare l’incremento della prestazione fisica almeno del 10% rispetto alla normale vita quotidiana.

La camminata nordica, nello specifico, rispetto alla normale camminata, richiede l’applicazione di una forza ai bastoni a ogni passo. Ciò implica l’uso dell’intero corpo (con maggiore intensità) e determina il coinvolgimento di gruppi muscolari del torace, dorsali, tricipiti, bicipiti, spalle, addominali e spinali, assente nella normale camminata. L’attività può generare un incremento fino al 46% nel consumo di energia rispetto alla camminata senza bastoni e il coinvolgimento forzato della muscolatura genera effetti superiori a quanto ottenibile con una normale camminata con gli stessi ritmi.

L’esercizio fisico, anche moderato, ma costante, influisce positivamente sulla qualità della vita, incrementando la performance fisica sia su risultati di salute clinicamente importanti (Pressione Arteriosa, Saturazione, parametri di laboratorio e composizione massa corporea) sia su quelli inerenti la sfera affettiva ed emotiva.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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