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L’Azienda Ospedaliera di Alessandria ringrazia la generosità delle famiglie delle due persone che hanno permesso di donare gli organi dei loro cari questa settimana: si tratta di due donne, entrambe di 69 anni, a cui sono stati prelevati fegato, reni e cornee.

Valeria Bonato, coordinatore ospedaliero delle donazioni e prelievi di organi e tessuti, ricorda: “Quello dei parenti che non si oppongono al prelievo è davvero un grande gesto, di profonda generosità. Va ricordata l’attività della Rianimazione, diretta da Fabrizio Racca, che segue il donatore con una attenzione e una sensibilità che permettono di raggiungere questi risultati, oltre che una profonda umanità nei confronti dei parenti; e poi l’impegno e la collaborazione del personale di sala operatoria e dei chirurghi generali che da noi effettuano il prelievo di reni. Un lavoro di squadra, che ha permesso quest’anno di effettuare 8 prelievi di organi e tessuti”.

Un lavoro che ha come filo conduttore la delicatezza, che si esplicita anche nella costante collaborazione con l’ AIDO, associazione italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule, con la quale sono attive numerose attività di sensibilizzazione.

Nadia Biancato, presidente AIDO Sezione Provinciale di Alessandria, sottolinea: “La scelta di donare gli organi è un gesto di amore per la vita. Il numero delle persone in lista d’attesa per un trapianto d’organi è in aumento e decidere di donare è una scelta che non va rimandata. Molte persone oggi sono più sensibili di ieri, ma il “muro” dell’indifferenza è ancora in piedi: solo 2 milioni e mezzo di italiani, di cui 12 mila in provincia di Alessandria, hanno dato il loro consenso alla donazione post mortem degli organi, una goccia nel mare del bisogno. Ringraziamo le famiglie delle persone decedute nelle ore scorse all’Ospedale di Alessandria per aver fatto la scelta giusta, onorando i loro cari, dando l’esempio,  perché senza donazione non c’è trapianto e in questo momento sono oltre un migliaio i piemontesi in attesa, 9.000 in Italia”. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.