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Rimarrà nella storia dell’Alessandria e della serie C questa terza vittoria all’Ardenza: era dal 1927 che i grigi non vincevano a Livorno, e quell’anno lo fecero addirittura due volte, 2-1 in campionato a marzo e 2-0 in Coppa CONI a giugno. Ieri, dopo 90 anni, lo hanno fatto con il gol più veloce di sempre del calcio italiano, il settimo assoluto a livello mondiale: dopo 7″62 il destro (non il suo piede) del ‘cartero’ Pablo Gonzalez ha scavalcato il portiere Mazzoni e poi la squadra di Marcolini ha resistito agli assalti amaranto per 98 minuti, portando a casa 3 punti in classifica e l’ottavo posto in classifica, dentro i playoff. E sì, perché vincere sul campo della squadra più forte del girone e, soprattutto, vincere la sesta gara di fila in campionato dà convinzione. E contando anche i due turni passati in Coppa Italia fanno 8 vittorie nelle ultime 9, numeri che coincidono con lo ‘score’ di Michele Marcolini ‘il normalizzatore’ all’Alessandria.

LA PARTITA – Fischio d’inizio e quattro tocchi per il gol: Gatto all’indietro, lancio di Giosa, Marconi prolunga in area e Gonzalez al volo di ‘destro’ fulmina in rete! Sette secondi e Alessandria in vantaggio, con i giocatori livornesi basiti, sotto 1-0 senza aver toccato il pallone. Una cosa che stravolge il piano-partita preparato dagli allenatori, con risvolti positivi per Marcolini e negativi per Sottil. Da lì alla fine, per 98′, tanto Livorno e pure tanta Alessandria: la squadra di casa ha sciorinato buon calcio, portando molte volte la palla in area e creando tanti presupposti per il pareggio, ma una grande partita difensiva, un super Vannucchi (migliore in campo) e un po’ fortuna (che ci vuole sempre) hanno aiutato la formazione ospite a reggere l’urto.
La cosa da sottolineare più di tutte è la compattezza degli alessandrini: hanno giocato da squadra, correndo all’infinito e aiutandosi tantissimo, sapendo bene cosa fare in campo e sacrificandosi per un allenatore che, ormai è chiaro, ascoltano e amano.
Ma l’Alessandria non ha solo difeso: è ripartita più volte in contropiede, sfiorando il raddoppio in un paio di occasioni e segnando pure al 36′, di nuovo col ‘Puci’, e vedendosi annullare il gol per un fuorigioco che lascia moltissimi dubbi. Situazione che pareggia, se vogliamo, le protesta amaranto per la caduta di Doumbia davanti alla porta dopo un contatto con Fissore.

IL MERCATO – Sono quattro gli arrivi, Gatto, Barlocco, Bellazzini e Ahmed-Kadi, e tre le cessioni, Gozzi, Bellomo e Casasola. Il portiere Agazzi (ieri non convocato) è sul piede di partenza, come pure Rossetti, Bunino e Pastore, mentre in entrata dovrebbero arrivare una punta e un altro elemento. Il mercato chiude alle ore 23 di mercoledì 31.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.