Gianfranco Pistis e l’eccellenza della Cardiologia

Al cuor non si comanda e per capirne di più abbiamo incontrato il dott. Gianfranco Pistis, direttore della Cardiologia dell’ospedale di Alessandria, reparto di eccellenza per tutte le patologie cardiache.

L’incidenza delle malattie cardiovascolari è cambiata con il Covid?

La patologia cardiovascolare resta al primo posto come incidenza e causa di mortalità, purtroppo abbiamo visto che durante la pandemia, le persone per paura di recarsi in ospedale, pur avendo sintomi, non sono giunte nella nostra struttura. Comparando i dati dei primi mesi del 2019 e quelli del 2020 c’è stata una riduzione del 40 % di accessi.  Nelle patologie cardiache la tempestività gioca un ruolo fondamentale e, per esempio, un infarto che può essere trattato ottimamente rischia di diffondersi e creare conseguenze gravi se non preso entro le prime ore dall’insorgenza dei sintomi. Quindi, l’appello è: andate in ospedale e non sottovalutate i sintomi.

Quali sono questi sintomi?

Per quanto riguarda l’infarto il dolore toracico diffuso che si può irradiare alle braccia, al collo, alla mandibola e viene descritto come oppressivo. Per le aritmie invece il classico sintomo è il batticuore, mentre per le aritmie ventricolari parliamo di svenimenti e sincopi. In caso di angina pectoris i sintomi sono quelli dell’infarto ma più attenuati e di durata inferiore, chi ha la “fortuna” di avere l’angina può correre ai ripari prima che sfoci in infarto vero e proprio.

Cosa avviene arrivati in ospedale?

Dopo la prima valutazione e gli esami al pronto soccorso, essendo un hub ad alto volume, siamo in grado di trattare tutte le patologie cardiache e secondo il caso interveniamo. Per le patologie coronariche e l’infarto in uno dei nostri settori, l’emodinamica, eseguiamo angioplastiche, abbiamo all’attivo 1.100 angioplastiche l’anno e 2.200 coronarografie mentre per tutte le aritmie, il settore dell’elettrofisiologia è in grado di curare con interventistica percutanea. Eseguiamo anche l’interventistica strutturale sulle valvole evitando operazioni a cuore aperto grazie alla tecnologia e all’esperienza maturata. Abbiamo 3 sale completamente rinnovate con strumenti e tecnologia all’avanguardia.

Qual è il peggior nemico del cuore?

Non ce n’è uno solo ma c’è una squadra di nemici: l’ipertensione, il diabete, il colesterolo alto, il sovrappeso, il fumo e lo stile di vita, quanti più di questi fattori abbiamo tanto aumenta il nostro rischio globale ma per fortuna esiste la prevenzione; quella primaria che vale per tutti e quella secondaria, per coloro che hanno già avuto un accidente cardiaco, che consiste nel modificare lo stile di vita smettendo di fumare, facendo attività fisica, dimagrendo e tenendo sotto controllo ipertensione, colesterolo e diabete. Il paziente che ha già avuto un infarto deve prendere farmaci, curarsi e controllarsi perché l’infarto è la manifestazione acuta di una patologia coronarica che può progredire.

Perché ha deciso di fare il cardiologo?

Al liceo amavo molto la fisica e ho incominciato ad essere affascinato da questo organo che oltre alla biologia racchiude la meccanica, l’idraulica, l’elettricità a differenza di altri organi.

Una cosa è certa il dottor Pistis non ha cambiato idea da quando andava al liceo, si avverte il suo entusiasmo per la professione che svolge e avere un reparto di cardiologia con la C maiuscola “rincuora” i cittadini di questa città.

Fausta Dal Monte

 

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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