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Non c’è dubbio, il protagonista è lui, Luca di Masi.
Proprietario e presidente dell’Alessandria Calcio da quasi 4 anni, in questo finale di stagione ha dato qualche ‘scossone’ alla sua creatura, impantanata in una classifica che quasi nessuno, da mesi, avrebbe immaginato. Nel senso che tutti si aspettavano una vittoria a mani basse nel girone A di Lega Pro, come facevano presagire le prime 20 giornate, e invece la squadra è prima, alla pari con la Cremonese, ma in condizioni di inferiorità per via degli scontri diretti, ad una partita dalla fine.
E allora LDM ha dato la sveglia. In ritardo, sostiene qualche profeta del ‘senno di poi’, ma in verità qualcuno i cambi voleva prima. Fatto sta che, a 3 gare dalla fine, fuori Braglia e dentro Pillon. Dopo due partite, in cui l’Alessandria ha gettato al vento l’ennesima occasione di vittoria, fuori Magalini e dentro Sensibile.
Via allenatore e direttore sportivo, dunque, con l’obiettivo di prendersi la serie B in prima o in seconda battuta. E soprattutto rilanciando sul piatto del calcio.
Lo ha detto chiaramente, Luca Di Masi, facendo capire che Pasquale Sensibile (contratto biennale, scadenza giugno 2019) sarebbe comunque stata la scelta di fine stagione, una volta esaurito il contratto di Magalini. Ma le esigenze di campo imponevano queste scelte e sono state anticipate.
E col suo modo di pensare e di fare, LDM ci aveva visto giusto: le luci puntate su Livorno-Cremonese erano un’intuizione che poteva sembrare un’altra cosa, ma è la sua squadra che ha fallito, pareggiando contro una squadra da serie D.
E allora, tra grandi sofferenze e travagli interiori che gli hanno tolto il sonno, ecco il secondo scossone, non tanto sperando in un altro passo falso della Cremonese, peraltro improbabile, ma per dare una ‘svegliata’ ai suoi giocatori, troppo adagiati su lauti contratti e troppo convinti della propria superiorità. Che, però, va dimostrata con i risultati sul campo.

Luca Di Masi non molla, dunque, ma rilancia, sempre più ambizioso e lungimirante.
Se non sarà subito serie B, si giocheranno i playoff. I lavori dello stadio potrebbero partire circa 40 giorni dopo il previsto, e la prima gara casalinga della prossima stagione potrebbe star lontana dal ‘Moccagatta’. Ma non importa. Il progetto va avanti, più ambizioso che mai, con un d.s., Sensibile, che credo possa dare un indirizzo diverso all’andazzo visto fin qui: nel suo primo incontro (ieri) con la stampa mandrogna ha detto una cosa pesante: “Fosse per me, per come è diventato il calcio oggi, lavorerei solo con giocatori in scadenza…”.
Come dire: contratti di 1 anno e correre!

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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