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“Vedrete un’altra squadra, un’altra prestazione rispetto a Como”. Così Piero Braglia dopo l’allenamento dell’Alessandria di venerdì, in prospettiva posticipo. “Abbiamo rivisto la partita di Como e abbiamo capito gli errori, anche se ci sarebbe stato molto altro da dire. Ma io ho fiducia in questi ragazzi, in questo gruppo, nelle loro qualità. L’autostima? C’è già, sono abbastanza convinti di loro stessi”. E’ un uomo più rilassato e più dialogante del solito, il Braglia di oggi, segno che la squadra lo ha soddisfatto. In settimana ha torchiato molto i suoi uomini con due allenamenti doppi, e ha avuto risposte importanti da tutti. Ma la cosa che gli dà più serenità è l’infermeria vuota: tutti e tre gli infortunati, Gonzalez, Sestu e Piccolo, sono convocabili, hanno lavorato con la squadra e saranno pronti per giocare lunedì contro la Cremonese. Cosa importantissima, anche se il tecnico grossetano, a precisa domanda, non si sbilancia su chi giocherà dal primo minuto: “Non so ancora, ma di certo se Pablo non parte il sostituto sarà Fischnaller e non Evacuo.
Come a dire, penso, che davanti giocheranno Gonzalez-Bocalon, ovvero uno fisico d’area e uno rapido di movimento. Si tornerà perciò al 4-4-2, solito modulo che dà molte garanzie e che finora ha portato grandi risultati, anche se è difficile al momento prevedere una formazione, visto che mancano tre giorni alla gara. Ma quel che si nota in questo pre-gara ‘spartiacque’ è l’atmosfera positiva e concentrata sull’obiettivo, pur nella consapevolezza dell’importanza della partita: “La Cremonese è una squadra molto forte. Hanno avuto, come noi, qualche problema nella gestione di certe situazioni, ma restano un avversario di tutto rispetto. Saranno importanti i nostri tifosi, e ringrazio fin d’ora i 2.000 (circa) che si seguiranno a Cremona. Questo campionato, se si vince, si vince tutti insieme, così come se si perde, lo si fa tutti insieme”.  Tutto sembra andare per il meglio, dunque, e anche il fatto di giocare conoscendo tutti i risultati non deve distrarre: “Mi sembra che stiamo guardando un po’ troppo queste cose. Non ci dobbiamo fare caso. Dobbiamo pensare solo a noi stessi e alle nostre partite”. E qui a qualche giocatore saranno fischiate le orecchie… però poi la conclusione è positiva: “Dopo Cremona avremo 7 gare in casa e 5 fuori. O ci vogliamo fare del male da soli, oppure se facciamo quello che sappiamo fare….”. Già.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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