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Finire senza punti una partita così è davvero pazzesco, ma è il calcio…
Sarà pure un luogo comune, ma il mondo pallonaro ci offre ogni domenica situazioni del genere, ad ogni livello. Complessivamente è stata una partita bellissima, giocata sotto una pioggia battente che un soffice terreno sintetico ha digerito senza problemi, consentendo corsa, velocità e giocate di livello più alto della categoria, cui vanno aggiunti 3 gol molto belli: per costruzione quello dei grigi, per giocate individuali i due giallo-azzurri.

L’Alessandria battuta 2-1 a Carrara è stata certamente la migliore della stagione, e nella prima mezzora ha sciorinato bel calcio: l’atteggiamento era giusto, la velocità di esecuzione pure, l’intensità soffocava gli avversari, l’azione del gol di Marconi (16′) bellissima.
Eppure il primo errore, seppur grave, di Giosa, ha regalato a Tavano un pallone che il 38enne attaccante ha trasformato in oro con una gran giocata (36′). Il pareggio ha un po’ frenato i Grigi, che nel finale di tempo hanno subìto gli avversari.
Ma nella ripresa hanno ricominciato a correre, creando subito una palla-gol, ma sul cross di Sestu Bellomo non è arrivato di testa. Poche battute ed è arrivato il 2-1: al 50′ Vassallo, troppo solo, ha crossato in mezzo, Biasci è venuto incontro e ha ‘girato’ il pallone verso il secondo palo in un modo che ti riesce una volta nella vita. Incolpevoli, per me, sia Gozzi che Agazzi. Un gol così lo puoi solo applaudire. Però l’Alessandria ha reagito, ha provato fino alla fine, ci ha messo energia, rabbia, qualità, che col passare del tempo sono diventate frenesìa e confusione vedendo che sfuggiva di mano un pareggio (almeno) chiaramente meritato. Ma il calcio è così. Quando ti gira male non ci puoi fare nulla.
Le occasioni per pareggiare sono arrivate, con Marconi (respinta di Moschin e palla a fil di palo) e Gozzi (parata incredibile sul primo palo), ma se la palla non vuole entrare non c’è giocata che tenga.

Eppure ce l’hanno messa tutta, i giocatori. Manca solo il risultato. E infatti il tecnico Stellini non ha avuto nulla da ridire sulla prestazione, salvo sull’atteggiamento timoroso dopo il gol del pari carrarese. Ma già in settimana, negli allenamenti, si vedeva che c’era un’altra aria, c’erano altri ‘rumori’ fra entusiasmo, partecipazione, voglia di fare.
Dopo il ‘muso duro’ di patron Di Masi e la sconfitta col Pisa qualcosa è cambiato, qualche privilegio è saltato e i giocatori si sono fatti una ragione che l’allenatore sarebbe rimasto al suo posto. E allora si sono rimboccati le maniche ed è uscita la prestazione di ieri, anche se è girato tutto male. Però è un buon punto di partenza: nei prossimi 5 giorni ci sono due gare, Olbia e Lucchese, per tornare a vincere.

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.