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Si è conclusa da poche ore la cerimonia conclusiva della 34esima edizione del Torino Film Festival, con la proclamazione al cinema Reposi dei vincitori nelle diverse sezioni e categorie. Il premio principale è stato assegnato a The Donor del cinese Qiwu Zang, che ha vinto anche per la migliore sceneggiatura. Il film, ambientato a Shangai, narra il terribile incontro tra un poverissimo meccanico, che lotta quotidianamente per assicurare la sopravvivenza alla propria famiglia, e un esponente delle classi sociali privilegiate, alla ricerca di un rene per la sorella malata. Si tratta di “un film duro ed emotivamente devastante” – spiega la motivazione della giuria – che testimonia come “la tradizione del Neorealismo italiano è viva, anche in angoli remoti del pianeta”. Il premio Cipputi – riconoscimento a storie incentrate sul tema del lavoro – è andato a un altro film cinese, Lao Shi (Old Stone) di Johnny Ma, e racconta la vicenda di un tassista accusato di avere investito un adolescente.

Il Premio Speciale della giuria – Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha valorizzato l’opera di Lukas Valentia Rinner, Los decentes, mentre il Riconoscimento del pubblico è stato assegnato a We are tide del tedesco Sebastian Hilger. Le sezioni Miglior attore e Miglior attrice hanno salutato la vittoria rispettivamente di Nicolas Duran, protagonista di Jesus del cileno Fernando Guzzoni , e di Rebecca Hall per la sua interpretazione di Christine di Antonio Campos, la storia della giornalista televisiva americana Christine Chubbuck, che con il suo suicidio mediatico, nel 1974, ha ispirato il relativo personaggio di Quinto potere di Lumet.  

Miglior documentario internazionale per la giuria di Internazionale.doc è risultato Houses without doors del regista siriano Avo Kaprealian: Premio Speciale a Attaquet di Carmit Harash. Nella sezione Italiana.doc ha vinto Saro di Enrico Maria Artale: un road movie attraverso la Sicilia allaricerca di un padre sconosciuto, mentre il Premio Speciale è andato a Moo Ya di Filippo Ticozzi e la Menzione a A bitter story di Francesca Bono, che descrive la vita nella comunità degli estrattori di pietra cinesi dei piccoli paesi di Barge e Bagnolo, nelle Alpi cuneesi.

La sezione Italiana.corti ha premiato come Miglior corto italiano Ex voto di Fabrizio Paterniti Martello, Premio speciale della giuria a Il futuro di Era di Luis Fulvio. Infine, il Premio Fipresci è stato assegnato a Les derniers parisiens, film d’ esordio dei due rapper francesi Hamè Bourokba e Ekoué Labitey, ambientato a Pigalle.

La direttrice del Torino Film Festival, Emanuela Martini, ha contestualmente annunciato le date della prossima edizione, la 35esima, leggermente posticipate rispetto a quelle di quest’anno: il festival si svolgerà infatti dal 24 novembre al 2 dicembre 2017.

Barbara Rossi            

 

 

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