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Non molto fornito il carnet di film in uscita in questo fine settimana di aprile: segnaliamo comunque le due pellicole più interessanti. Famiglia all’improvviso – istruzioni non incluse è l’ultimo lavoro di Hugo Gélin, remake di un film messicano omonimo (del regista Eugenio Derbez), uscito sugli schermi nel 2013: una commedia ariosa e leggera, in perfetto stile francese, ma ricca di stimoli narrativi e spunti di riflessione. All’inizio della storia incontriamo Samuel (il talentuoso Omar Sy, già irresistibile protagonista di Quasi amici): un bambino cresciuto solo fisicamente, un irresponsabile, che rifugge da qualsiasi impegno e responsabilità. Un giorno, però, la vita di Samuel viene completamente stravolta dal ritorno di una sua quasi dimenticata amante, Kristin (Clémence Poésy), che prima di far perdere le sue tracce gli lascia tra le braccia una neonata, la loro figlia Gloria (Gloria Colston). I tentativi da parte di Samuel per riportare la figlia alla madre e ritornare alla vita inconsapevole di prima sono vani: passeranno gli anni, e l’uomo dovrà imparare a fare il padre. Racconta Hugo Gélin: “Mi sono innamorato subito della storia del film messicano, ma avevo bisogno di renderlo più francese e personale possibile. Raccontare in modo più pudico le emozioni, rendere il personaggio della madre più profondo, nell’originale era poco più che un pretesto al servizio della storia. Mi faceva molto ridere quel modo irresponsabile di educare i ragazzini, il rapporto adulto ragazzino che mi ricordava Il monello di Chaplin, uno dei miei film preferiti, e anche un po’ La vita è bella di Roberto Benigni e alla Ricerca della felicità di Gabriele Muccino. Un modo per raccontare un momento drammatico con una giusta e poetica leggerezza. E in particolare mi interessava raccontare come si fa a portare la magia nella vita di un ragazzino. La capacità di gestire una verità scomoda. “E’ una storia molto moderna della famiglia: c’è un padre che accudisce come un genitore unico la figlia, aiutato dal suo migliore amico gay. Una famiglia improbabile, interrazziale, gioiosa”. Famiglia all’improvviso – istruzioni non incluse è una storia certo non originale a livello di plot: tuttavia, la verve degli attori e di Omar Sy in particolare, la buona capacità narrativa del regista, le situazioni comiche e spettacolari lo rendono un effcace prodotto di intrattenimento, per famiglie, per adulti che vogliono riflettere senza eccessiva pesantezza sulle trasformazioni della condizione genitoriale odierna.

Tom McGrath (Madagascar) dirige con piglio sicuro ed estro visionario per la casa di produzione Dreamworks Baby Boss, film d’animazione che racconta le disavventure di Tim Templeton, un ragazzino molto fantasioso, creativo e felice, almeno fino all’arrivo di un nuovo fratellino: questo evento funge da vero e proprio spartiacque nella sua vita, costringendolo a fare i conti con una nuova (e ai suoi occhi fastidiosa) presenza domestica. La sfrenata immaginazione di Tim prenderà, allora, il sopravvento, imbastendo una sorta di spy story infantile, in cui il fratello piccolo si trasforma in un feroce dittatore, un adulto sotto mentite spoglie, segretamente animato da trame oscure. Baby Boss affronta, ponendosi dalla prospettiva del protagonista della storia, un importa tema pedagogico, quello dell’arrivo in una famiglia di un nuovo nato, con le relative paure, ansie, gelosie e rivalità che scaturiscono naturalmente nei fratelli maggiori. Si potrebbe trovare una lontana parentela di questo film con il fuoriclasse Inside Out, ma qui il simbolismo è più sfumato, e maggiore spazio viene riservato alle gag e alle situazioni comiche pure, anche un po’ fini a loro stesse. Ottima la sceneggiatura di Michael McCullers, autore del secondo e terzo film della saga di Austin Powers, che riesce a imprimere brio e velocità al film, regalando utili momenti di riflessione.

Barbara Rossi

 

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