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Il sesto ed ultimo appuntamento del ciclo “Mettere a fuoco il presente” è stato l’incontro con il giornalista ed inviato del quotidiano “La Repubblica” Riccardo Staglianò.
Un incontro dedicato al “lavoro di domani” ed ispirato alla sua ultima pubblicazione dal titolo “Al posto tuo”, un libro attraverso il quale Staglianò spiega come la tecnologia abbia cambiato il nostro presente e modificato profondamente il mondo del lavoro.È sempre e comunque positivo il progresso? Sta diventando un freno per quanto riguarda il futuro del lavoro per l’uomo? Queste le domande a cui il giornalista ha cercato di dare risposta è per le quali ha intrapreso un lavoro di ricerca concentrato sul lavoro e l’automazione. L’idea nasce da un intuizione che il giornalista ha avuto durante un viaggio in California, cinque anni fa, guidando una macchina con navigatore gps. Dopo due giorni di viaggio Staglianò si è reso conto di aver fatto per due giorni il giro della Silicon Valley senza aver parlato con nessuno, poiché tutte le indicazioni che gli servivano gli venivano date dalla macchina. Un esempio emblematico di come nella nostra quotidianità le macchine prendano sempre più il sopravvento anche in quelle attività tipicamente esercitate dagli esseri umani. Dal biglietto del treno che viene acquistato sempre meno agli sportelli e sempre più su internet o alle biglietterie automatiche, alla musica che non viene più ascoltata con i cd ma acquistata online, questi sono alcuni degli esempi che descrivono il problema che sta lentamente prendendo piede nella nostra società. Le macchine sono il simbolo del “lavoro di domani”, perché in grado ormai di compiere anche attività professionali più complesse. Un processo che giorno dopo giorno preme sempre più sull’acceleratore e rischia di sostituire in gran parte l’attività dell’uomo. Parlando invece dei nuovi lavori il giornalista prende ad esempio i Youtubers, una carriera che sta spopolando anche tra i più giovani, ma è vero che essere YouTuber di successo equivale ad essere milionari? Il numero dei Youtubers che in Italia guadagnano abbastanza per potersi mantenere e davvero basso, spiega Staglianò. La strategia migliore per competere con le macchine nel mondo del lavoro è cercare di creare nuovi lavori che non includano delle attività facilmente standardizzabili e quindi automatizzabili, cercando di ideare strategie o compiti per cui le macchine non possono sostituirci.

Federica Riccardi

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