Il percorso blu ha avuto inizio con l’inaugurazione della mostra didattica “Il cerchio delle meraviglie…un posto per pensare”, ospitata all’interno della Biblioteca civica, in Piazza Vittorio Veneto, ieri pomeriggio alle ore 18.30. La mostra, che sarà possibile visitare fino a Domenica, racconta l’esperienza di alcuni bambini delle scuole primarie di Alessandria che hanno partecipato all’attività di laboratorio di educazione al pensiero tenutosi per tutto lo scorso anno scolastico. “Il laboratorio é nato proprio dalle domande dei bambini e si è sviluppato man mano attraverso le loro proposte” spiega Monica Pareti, curatrice ed ideatrice della mostra e del laboratorio “Ed è sempre stato molto fedele a quello che era il filo dei loro pensieri”. Il progetto ha coinvolto anche una classe del liceo Saluzzo, i cui ragazzi hanno aiutato la maestra Monica Pareti a trasporre come una storia il mito della caverna di Platone, creando una vera e propria performance teatrale in grado di far partecipare i bambini e fargli comprendere con più efficacia il senso ultimo del mito, cioè che chi vuole conoscere veramente deve uscire dalla caverna, e la moderna caverna è la casa, non intesa come nido ma come prigione, e la televisione e tutto ciò che limita il bambino a pensare. Scopo ultimo di questa esperienza è proprio abituare i bambini a pensare, o più precisamente aiutarli a farlo ascoltandoli, in modo da facilitare il bambino ad esprimersi e a far nascere in lui sempre più domande. E i risultati in questa esperienza sono stati ottenuti e sono raccolti in questa mostra, tra i cartelloni che spiegano le attività svolte e i disegni fatti dai bambini. “Il compito dell’educatore è tirare fuori il sapere è la conoscenza da ognuno di noi” ed è proprio per questo motivo che Monica Pareti vuole continuare questa sperimentazione con gli stessi bambini con cui ha iniziato il percorso e comprendere quanto questo laboratorio abbia influito sulla loro capacità di apprendimento.
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